"Tre giorni di fuoco alla Casa
Circondariale di Brissogne". Lo segnala in una nota il sindaco
di polizia penitenziaria Sinappe. Il 12 luglio e fino alle tre
del mattino del giorno seguente c'è stata "una rivolta della
sezione C1 per spalleggiare un detenuto, che per motivi
pretestuosi saliva sul muro divisorio dei passeggi.
Nella serata del 13 luglio "alcuni dei facinorosi hanno
impegnato nuovamente nella mediazione il personale di polizia
penitenziaria per il rientro nelle proprie camere detentive.
Nella mattinata del 14 luglio, un agente di polizia
penitenziaria è finito al pronto soccorso a causa di un pugno
ricevuto sempre da uno dei detenuti facinorosi che da giorni
oramai sono ingestibili".
Quindi "nella serata del 14 Luglio ancora una volta tutto il
personale viene allertato in quanto i detenuti della sezione C1
continuano l'atto di protesta rifiutandosi di tornare nelle
proprie camere di pernottamento al rientro dall'aria nel
pomeriggio". A seguito di una "lunga mediazione hanno deciso di
rientrare, dopo ore trascorse a passeggiare nel corridoio della
sezione, in un clima di tensione e guerriglia. Nel contempo in
altra sezione un detenuto ubriaco, a causa di alcool distillato
ricavato dalla fermentazione di prodotti zuccherini come la
frutta", ha scatenato un "incendio nel quale è stata evacuata
mezza sezione a causa dei fumi e delle fiamme prontamente domate
e spente dal personale di polizia penitenziaria".
Il vice segretario regionale Sinappe Piemonte, Liguria e
Valle d'Aosta, Matteo Ricucci, dichiara: "La tensione è alle
stelle, i detenuti non hanno più freno. Ancora una volta
richiediamo l'intervento dei superiori uffici affinché
trasferiscano i facinorosi e attribuiscano del personale di
polizia penitenziaria in supporto, insieme alle giuste figure
professionali, a una struttura oramai al collasso".
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