"Nei prossimi cinque anni, l'Europa
deve costruire un rapporto più diretto con i territori e le
città, rapporto che è mancato nei mandati precedenti, mediato
spesso da enti intermedi, come le Regioni, sempre molto distanti
dai cittadini. Per questo motivo penso che un sindaco possa
rappresentare un valore aggiunto nel portare uno stile e un
linguaggio pragmatico nelle istituzioni europee". Così Giorgio
Gori, sindaco di Bergamo, nella sala Fresia della sede di
Confindustria Valle D'Aosta, dove ha raccontato l'esperienza di
Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura.
"Il grande successo di Bgbs2023 ha rappresentato un modello
di dialogo e sinergia - ha detto Gori, confrontandosi con il
sindaco di Aosta, Gianni Nuti - tra città diverse, tra due
capoluoghi, Bergamo e Brescia, che non avevano mai imparato a
lavorare insieme prima. Il bilancio finale è stato davvero di
quelli significativi: 11,6 milioni di visitatori, oltre 2000
iniziative, con le due province a rappresentare, insieme, il
quarto polo culturale italiano per valore aggiunto (dati di
Fondazione Symbola 2023)".
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