Nella settimana di Pasqua tornano
centrali i prodotti della tradizione, in particolare quelli del
comparto dolciario, settore a elevata vocazione artigianale.
Manca però la manodopera: solo in Piemonte e Valle d'Aosta sono
1.160 i pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da
reperire, il 55,2% di quelli richiesti dalle imprese. Lo
denuncia Confartigianato.
"I maestri pasticceri, panificatori e pastai e i loro
preziosi collaboratori sono un'eccellenza che non può andare
perduta. Se vogliamo mantenere il privilegio di allietare le
nostre feste con i prodotti tipici di altissima qualità che
nascono dalla ricerca delle materie prime e dal saper fare
artigiano, dobbiamo risolvere il problema della manodopera. Da
tempo siamo impegnati a far avvicinare i giovani al settore,
mostrando quelli che sono gli elementi più attrattivi" afferma
Marco Vacchieri, referente dolciari di Confartigianato Torino.
In Piemonte sono interessate dai consumi tipici dei
prodotti pasquali 3.760 tra pasticcerie e imprese del settore
dolciario - comparto che include pasticceria fresca, gelati,
biscotti, cacao, cioccolato, confetteria - con una alta
vocazione artigianale: quelle artigiane sono 2.931, il 78%.
Confartigianato spiega che, nonostante il persistere di alcune
tensioni sui prezzi delle materie prime, si registra un deciso
rallentamento dei prezzi della pasticceria: a febbraio quelli
dei prodotti alimentari sono aumentati del 4%, mentre i prezzi
dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di
crescita minore, fermandosi al +3,3%, in discesa rispetto al
+3,9% di gennaio e al +4,2% di dicembre 2023.
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