"Non commento non avendo avuto
notizie dirette dai movimenti interessati ma avendo solo letto -
con sorpresa - il comunicato. Lo commenterò dopo che mi sarò
confrontata anche con loro". Così Cristina Machet, presidente
dell'Union valdôtaine, dopo la proposta di candidatura di
Laurent Viérin alle prossime elezioni europee avanzata da Pays
d'Aoste souverain.
Dopo il 'grido d'allarme' del 26 febbraio scorso riguardo
alla difficoltà per la Valle d'Aosta di eleggere un proprio
europarlamentare visti i 50 mila voti necessari, Machet aveva
ricevuto dal Comité fédéral il mandato di riunire la commissione
politica per incontrare e dialogare con tutti i partiti e i
movimenti regionali. Le consultazioni non sono ancora iniziate -
è previsto che prendano il via dalla prossima settimana - perché
l'Uv voleva prima trovare l'accordo sul documento che indica il
percorso verso il congresso che sancirà la 'réunion'.
Compromesso che è stato trovato giovedì scorso, anche con il
sì della componente di Orgueil valdôtain - a cui Laurent Viérin
fa riferimento - all'interno della Commissione speciale dei
dieci (cinque unionisti e cinque fra Alliance valdôtaine e
Orgueil). Il documento lunedì prossimo arriverà al Comité
fédéral dell'Uv, prima di passare al vaglio del Conseil fédéral.
Quindi sono previsti due congressi: il primo avrà il compito di
attuare alcune modifiche per includere i non iscritti, mentre il
secondo - atteso prima del 18 maggio prossimo - dovrà sancire la
riunificazione in casa Uv.
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