Una nuova esposizione, curata da
Gioachino Gobbi e realizzata in collaborazione con il Comune di
Courmayeur, arricchisce gli spazi della Chiesa Valdese in piazza
Joseph Petigax. 'Dalle ghiacciaie ai ghiacciai' racconta ai
visitatori l'epoca sognatrice e magica che ispirò gli artisti
del pennello, della matita e del bulino che nel 1700 e nel 1800
sognarono e spesso inventarono situazioni e visioni poco
documentali, ma sempre ricche di una loro magia interna.
Attraverso lo sguardo di artisti inglesi, francesi, tedeschi,
svizzeri e scozzesi vengono presentate riproduzioni di opere
corredate da testi in italiano, francese e inglese, che
riassumono le biografie degli artisti e offrono spiegazioni
storiche e artistiche utili a contestualizzare le immagini in
mostra.
"L'interesse per le terre alte - si legge nel testo a firma
di Gobbi che accompagna la mostra - maturò completamente con il
romanticismo" e "i pittori e gli incisori cominciarono ad
interessarsi delle montagne e particolarmente delle 'ghiacciaie'
che ben illustravano questa natura selvaggia e ostile. Poi
arrivarono gli 'alpinisti' che non si limitavano più a osservare
con occhi ammirati gli spettacoli della natura, ma sfidarono la
paura e le difficoltà cominciando a salirle per 'conquistarle'.
E con loro arrivò la fotografia, fedele riproduzione delle forme
alpine, cancellando l'aura di magia e di invenzione creativa che
gli artisti avevano rappresentato nelle loro opere. Così le
ghiacciaie (femminili) divennero i ghiacciai (maschili) come li
conosciamo oggi che viviamo un momento di sofferenza e di
preoccupazione per il loro futuro".
L'esposizione, a entrata libera, sarà inaugurata il 29
dicembre alle 18 e sarà visitabile tutti i giorni durante le
vacanze natalizie fino al 7 di gennaio, e poi dal venerdì alla
domenica, sempre dalle 10 alle 19, fino al primo aprile 2024.
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