Dopo oltre due ore di camera di consiglio, il gup di Aosta Luca Fadda ha condannato in abbreviato a otto anni di reclusione un valdostano di 60 anni per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, violenza sessuale e violazione degli obblighi di assistenza familiare ai danni della moglie, di diversi anni più giovane. Per via della scelta del rito, la pena inflitta dal giudice al termine dell'udienza di ieri pomeriggio è stata ridotta di un terzo rispetto a quella base di 12 anni. Il pm Manlio D'Ambrosi aveva chiesto una condanna a sette anni.
Gli episodi contestati nell'ambito dell'indagine sono iniziati nel 2022 e avvenivano anche alla presenza dei figli minori. L'uomo era stato destinatario prima di un divieto di avvicinamento, che poi aveva violato. Di qui la misura del divieto di dimora: il ritorno per svolgere delle visite mediche era stato però il presupposto per una nuova violazione. A metà del novembre scorso la procura ha quindi ottenuto dal gip la custodia cautelare in carcere. La moglie si è costituita parte civile e il risarcimento dovrà essere quantificato in sede civile.
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