Dopo quasi due ore di camera di consiglio, il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha assolto perché il fatto non sussiste il medico pediatra Marco Aicardi, di 50 anni, di Verrayes (Aosta), unico imputato per omicidio colposo nel processo sulla morte a 17 mesi della bimba valdostana Valentina Chapellu. Nelle prime settimane del 2020 la piccola era stata visitata e dimessa per tre volte dall'ospedale Beauregard di Aosta, prima dell'ultimo accesso al pronto soccorso pediatrico, il 12 febbraio, a seguito del quale, in condizioni molto gravi, fu trasferita per qualche ora all'ospedale Parini di Aosta e poi al Regina Margherita, dove morì cinque giorni dopo. Il pm Francesco Pizzato aveva chiesto l'assoluzione con formula 'dubitativa', per mancanza del nesso causale, mentre la difesa aveva formulato l'istanza con la formula "perché il fatto non sussiste". Le motivazioni sono attese entro 90 giorni.
Durante il dibattimento la perizia disposta dal giudice monocratico aveva dato un esito diverso da quella che era stata redatta su incarico del gip: quando fu visitata da Aicardi l'11 febbraio 2020, la piccola non aveva la sovrainfezione batterica che - secondo il precedente approfondimento, disposto con incidente probatorio - causò sei giorni dopo la morte della bambina, inoltre affetta da influenza A. Per i periti del gip, riascoltati in aula su richiesta dell'accusa, "il pediatra avrebbe potuto ricoverare la bambina e fare più accertamenti.
C'erano stati dei campanelli dall'allarme e questo avrebbe dovuto indicare una maggiore prudenza. Certo, poi non si può dire una terapia antibiotica precoce avrebbe permesso di salvare la vita alla bambina, tenendo conto del decorso molto rapido di queste patologie".
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