"Il coinvolgimento del Consiglio regionale nella presentazione dell'ultimo libro di Gianluigi Paragone è grave. L'unionista Aurelio Marguerettaz spesso dimentica la Gauche e guarda a Droite, ma la sua presentazione del libro, come vice presidente del Consiglio, impegna la massima istituzione valdostana". Lo scrivono in una nota Adu Vda e Sinistra italiana. "Non siamo contrari alla presentazione del libro di un personaggio discutibile, ma - sottolineano - al fatto che il Consiglio regionale, l'organo che dovrebbe rappresentare tutti i valdostani, se ne faccia simbolicamente carico".
Secondo Adu Vda e Sinistra italiana "Paragone, già leader del movimento anti europeista Italexit, è il promotore di idee No Vax, al limite del complottismo. Idee diffuse anche nella nostra Regione, come dimostrato dai recenti manifesti comparsi ad Aosta, che mettevano insieme scie chimiche, vaccini, Papi e Gender, oltre a complotti di Davos per imporre alla città di Aosta la ciclabile".
"La Valle d'Aosta - prosegue la nota - ha una tradizione federalista ed europeista: cosa può condividere con un personaggio che nelle sue liste ha ospitato i fascisti del terzo millennio di Casa Pound? Gli autonomisti hanno molti difetti, ma speravamo di evitare la simpatia per quell'estrema destra che vorrebbe distruggere il progetto, sicuramente migliorabile, di un'Europa unita. In gioco non ci sono solo i soldi dei contribuenti, ma la nostra idea di democrazia. Ancora più grave è il silenzio del presidente Bertin. Assistiamo ad una spartizione dei patrocini? A Bertin hanno appaltato antimafia e Catalogna, mentre Marguerettaz si diletta con il peggiore populismo?".
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