La Giunta regionale ha approvato le disposizioni organizzative in materia di centralizzazione delle funzioni di committenza dei contratti pubblici.
"Ciò si è reso necessario - si legge in una nota - in considerazione dell'efficacia, a decorrere dal primo luglio 2023, delle disposizioni di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al governo in materia di contratti pubblici), per il funzionamento delle centrali di committenza regionali (Inva/Cuc e Sua VdA) per l'acquisizione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture".
"Con l'entrata in vigore del d.lgs. 36/2023, il nuovo codice dei contratti pubblici, - sottolinea l'Assessore Davide Sapinet - è necessario integrare il quadro normativo regionale, in particolare, per quanto attiene agli obblighi di centralizzazione da parte degli enti locali e delle loro forme associative presso Inva/Cuc e Sua VdA per le procedure di affidamento, rispettivamente, di forniture e servizi e di lavori pubblici. La volontà del governo regionale è quella di procedere in continuità con quanto sviluppato negli ultimi 10 anni".
"La concentrazione dello svolgimento delle procedure di affidamento dei lavori e dei servizi di ingegneria e architettura presso la stazione unica degli appalti presso l'Assessorato alle opere pubbliche - prosegue l'Assessore - unitamente a quella dei servizi e delle forniture presso la Centrale unica di Committenza gestita da Inva, sia da parte delle strutture regionali che degli enti locali, ha consentito di rendere più razionale ed efficiente lo svolgimento delle procedure stesse, riducendo a pochissimi casi il contenzioso, rendendo più omogenee, sia per gli operatori economici che per le strutture la partecipazione agli affidamenti e semplificando le procedure nel loro complesso. Inoltre, nel settore dei lavori pubblici sono stati raggiunti anche obiettivi rilevanti in termini di valorizzazione delle competenze locali". "Ribadisco la volontà di procedere su questa linea, utilizzando al massimo le opportunità che derivano dal nuovo codice dei contratti pubblici" conclude Sapinet.
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