(ANSA) - AOSTA, 06 MAG - "Dispiacere perché la regione, cioè
l'intera comunità valdostana, rinuncia ad acquisire al
patrimonio pubblico uno splendido edificio che costituisce un
valore architettonico, culturale ed anche turistico notevole e
un atout fondamentale per il comune di Introd e l'intero
comprensorio. Disappunto perché la motivazione è inaccettabile".
Così le consigliere regionali Erika Guichardaz e Chaira Minelli
(Pcp) commentano la decisione della Regione di non esercitare il
diritto di prelazione per l'acquisizione del castello di Introd.
"La Regione è stata informata fin dall'autunno 2021 dal comune
di Introd - aggiungono - della decisione dei proprietari di
vendere il castello. C'era quindi tutto il tempo di programmare,
valutare, decidere. Siamo state accusate di essere troppo
precipitose ed avventate, di avanzare proposte sciagurate, di
mettere in difficoltà la Regione, di presentare una iniziativa
'inopportuna sotto tutti i fronti'. Ci è stato detto che
bisognava aspettare, che era necessaria non solo una perizia sul
valore dell'immobile ma anche una valutazione della futura
valorizzazione museale. Ed ora che la perizia conferma la
congruità del prezzo di vendita, si afferma invece che è tardi e
non ci son più i tempi tecnici per poter disporre delle risorse
necessarie. I tempi tecnici dell'approvazione dei provvedimenti
finanziari erano noti anche prima, pertanto le motivazioni
avanzate sia in precedenza sia ora ci sembrano del tutto
incongruenti e addirittura antitetiche. Ciò che invece appare
invece chiaro è la scarsa volontà politica". (ANSA).