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Turismo, a gennaio -25% di presenze sul 2020 in Valle d'Aosta

Turismo, a gennaio -25% di presenze sul 2020 in Valle d'Aosta

Pesa il -42% di stranieri, dati negativi in tutti i comprensori

AOSTA, 10 aprile 2022, 10:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo un dicembre 2021 che, in termini di presenze (-12,74%), si era avvicinato a quello 2019 - l'ultimo pre-pandemia - il gennaio 2022 si distanzia più nettamente dalle cifre di due anni fa: in base ai dati diffusi dall'assessorato regionale al Turismo, il numero di notti trascorse nelle strutture ricettive della Valle d'Aosta (316.018, contro le 423.406 del 2020) è in calo del 25,36%. Gli arrivi registrano una riduzione analoga (-23,56%, da 127.208 a 97.236).
    A pesare è soprattutto il calo di stranieri (-42,93% di presenze e -41,68% di arrivi) mentre per gli italiani la diminuzione è meno netta (-8,87% di presenze e -14,43% di arrivi).
    Se nel gennaio 2020 gli italiani in termini di arrivi erano il doppio degli stranieri (84.576 contro 42.632) e per presenze erano invece in quantità simile (218.386 e 205.020), due anni dopo i rapporti sono cambiati: i primi sono 72.375 e hanno trascorso 199.021 notti, i secondi 24.861 e hanno fatto registrare 116.997 presenze.
    Tra i singoli comprensori, i numeri complessivi sono ovunque in calo, dal Monte Bianco (-7,38% di presenze tra gli italiani e -41,28% tra gli stranieri) al Cervino (+0,08% e -39,95%), passando per il Monte Rosa (-5,37% e -53,58%) e Aosta e dintorni (-9,45% e -45,63%).
    Guardando alle nazionalità, a pesare è soprattutto il calo di presenze da Regno Unito (sono 44.210, il 34,68% in meno del gennaio 2020), Russia (1.938, -87,84%), Svezia (8.464, -56,80%), Polonia (4.687, -48,87%). Dati negativi anche riguardo alle vicine Francia (7.418, -31,96%) e Svizzera (4.291, -51,24%). La sola eccezione positiva è rappresentata dai Paesi Bassi (6.356, +35,61%).
    Nessuna regione italiana fa registrare un aumento di flussi turistici, a partire da Lombardia (79.639 presenze, -1,09%), Piemonte (39.843, -11,14%) e Liguria (18.821, -3,61%).

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