In Valle d'Aosta dieci classi di scuola primaria sono in sorveglianza sanitaria e due classi di scuola media sono in auto-sorveglianza in quanto è stato segnalato un caso di positività. Inoltre due sezioni di scuola dell'infanzia e tre classi di scuola primaria sono state poste in quarantena e una classe di scuola media sta svolgendo la didattica digitale integrata in quanto sono stati segnalati due casi di positività nella classe. Il quadro, aggiornato a ieri, è reso noto dall'assessorato dell'Istruzione.
In base a una rilevazione effettuata dalla Sovraintendenza agli studi il 10 gennaio, il 5,8 per cento degli studenti in Valle d'Aosta risulta in didattica a distanza o in didattica digitale integrata. Per ciò che riguarda il personale docente, il 2,9 per cento è sospeso in relazione all'obbligo vaccinale Covid-19, il 6,2 per cento è assente per quarantena o isolamento Covid-19 e il 6,7 per cento è assente per altri motivi (come aspettativa e malattia). Quanto al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) lo 0,9 per cento è sospeso, il 4,5 per cento è assente per quarantena o isolamento e il 2,9% è assente per altri motivi.
"Lo sforzo per mantenere le scuole aperte è corale e deriva dalla consapevolezza che passare tutti in Dad sarebbe una scelta in questa fase contraria ad una politica che in Valle d'Aosta è stata perseguita con convinzione a beneficio degli studenti", spiega l'assessore Luciano Caveri.
"Conosco le difficoltà e lo sforzo dei diversi soggetti nelle scuole - prosegue Caveri - e l'incontro di oggi con i dirigenti scolastici, così come la presa d'atto dei dati già avvenuto in queste ore, serve per monitorare gli eventi. Il mondo della scuola segue le scelte sanitarie e questa pandemia ancora incombente comporta un evidente stress e preoccupazione per tutti. Ma bisogna avere bene in testa che la scuola, pur con qualche rischio, resta un servizio pubblico essenziale".
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