"La pandemia in corso ci ha fatto
capire che dobbiamo lavorare per un ecologismo meno declamatorio
farcito di slogan inutili, ma per un ecologismo più pragmatico,
con più investimenti ambientali (agricoltura, energia, mobilità,
rifiuti, territorio), però allo stesso tempo attento agli
effetti su una crescita ordinata del Pil". Lo dichiara Jean
Barocco, consigliere nazionale Uncem, in occasione dell'Earth
Day 2021, la giornata mondiale istituita dalle Nazioni Unite per
celebrare l'ambiente e la salvaguardia del pianeta.
"L'ecologia non è di sinistra o di destra, l'ecologia dovrebbe
essere patrimonio di tutti. In Italia, è però caratterizzata da
un 'vizio' ideologico paralizzante: il conservazionismo, l'idea
secondo cui protezione dell'ambiente significa intoccabilità,
opposizione a ogni cambiamento, opera, infrastruttura".
"I rifiuti - prosegue Barocco - sono diventati, in certe parti
d'Italia, come le mucche dell'India, vanno contemplati in
strada, ma non toccati e trattati. A tutti noi e soprattutto
alla montagna serve un ecologia pragmatica, che permetta ai
montanari di vivere in montagna, garantendo loro la stessa
qualità dei servizi essenziali, come la diffusione della fibra
ottica, l'istruzione, il Welfare, la sanità diffusi nei grandi
agglomerati urbani: è un diritto democratico delle popolazioni
di montagna e delle aree interne". Secondo Barocco "è necessario
uscire da trent'anni di predicazione ambientalista, ma di
paralisi realizzativa, dobbiamo con l'impegno di tutti superando
'dogmi ideologici' realizzare finalmente, ambientalismo efficace
per riparare il Pianeta".
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