E' una giornata di lutto in Valle d'Aosta dove c'è stato il record di vittime in 24 ore dall'inizio della pandemia da Covid-19: sono dodici i decessi, che portano il totale delle vittime a 271 (di cui 125 nella seconda ondata). Restano stabili i nuovi casi positivi che sono stati 91, a fronte di 351 persone sottoposte a tampone.
Aumentano ancora i guariti, 137 nelle ultime 24 ore, che fanno scendere a 2.035 il numero degli attuali contagiati. Calano infine i ricoverati: sono 156 di cui 12 in terapia intensiva.
I numeri odierni sono confermati dal report settimanale (11-17 novembre) della Fondazione Gimbe, secondo cui "la Valle d'Aosta registra una performance in miglioramento". In dettaglio sono scesi l'incremento in percentuale dei casi positivi, il numero dei casi attualmente positivi per 100.000 abitanti, il numero dei casi testati per 100.000 abitanti e il rapporto tra positivi e casi testati. La Regione alpina resta però ancora sopra la soglia del 30% per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19 (è al 73%) e sopra la soglia del 40% per quanto riguarda i posti letto in area medica occupati da pazienti COVID-19 (è al 46%).
"Se da un lato in tutte le Regioni, eccetto la Puglia, si riduce l'incremento percentuale dei casi - sottolinea Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe - dall'altro i casi attualmente positivi aumentano ovunque tranne che in Valle d'Aosta. In questo scenario, tenendo conto dell'attuale livello di sovraccarico di ospedali e terapie intensive e della crescita esponenziale dei decessi, ipotizzare un allentamento delle misure con l'obiettivo di salvare il Natale, rischia di avere conseguenze molto gravi, sia in termini di salute delle persone che di vite umane".
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