La procura di Aosta indaga per bancarotta fraudolenta nell'ambito della gestione della Casinò de la Valle spa. Sono sei gli indagati. Il fascicolo riguarda la gestione, i bilanci e le consulenze, nel periodo della gestione Di Matteo ma anche quelli precedenti e successivi. L'inchiesta per bancarotta segue la richiesta di fallimento da parte della stessa procura del novembre scorso.
Gli indagati sono tre ex amministratori e tre ex membri del collegio sindacale: si tratta degli ex amministratori unici Luca Frigerio, Lorenzo Sommo (difeso dagli avvocati Federica Gilliavod e Saverio Rodi) e Giulio Di Matteo e degli ex sindaci Fabrizio Brunello (assistito dall'avvocato Corrado Bellora), Jean Paul Zanini e Laura Filetti (difesi dall'avvocato Maria Rita Bagalà). Nei giorni scorsi è partita la richiesta di proroga del termine delle indagini preliminari. Tutti, tranne Di Matteo, sono coinvolti anche nel processo per truffa aggravata e falso in bilancio sui 140 milioni di euro di finanziamenti regionali erogati dal 2012 al 2015 alla casa da gioco e per il quale è attesa l'udienza d'appello (Frigerio era stato condannato mentre gli altri quattro erano stati assolti insieme ad Augusto Rollandin, Mauro Baccega ed Ego Perron).
E' l'articolo 238 della legge fallimentare che consente di svolgere indagini prima della dichiarazione di fallimento, in presenza di gravi motivi e di una istanza di fallimento. Il reato di bancarotta si perfeziona con la dichiarazione di fallimento ma anche, astrattamente, con l'omologa di un concordato. Nell'ambito di questa inchiesta sono state sentite diverse persone, anche politici (è il caso della riunione del dicembre scorso sull'eventuale ricorso alla legge Prodi bis per il salvataggio della casa da gioco) e sono stati acquisiti documenti. Le indagini sono coordinate dai pm Luca Ceccanti ed Eugenia Menichetti e sono condotte dal Gruppo Aosta della guardia di finanza.
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