Dolore, silenzio e tanti
interrogativi al funerale di Alex Bonin, il ventitreenne di
Villeneuve trovato impiccato un mese dopo la sua scomparsa in un
bosco non lontano da casa. Si era allontanato il 17 giugno dopo
un litigio con la moglie, Elodie Comoglio, con cui era sposato
da poche settimane. Originario di Gressan, ateo e membro dei
Giovani comunisti, è stato salutato con un rito civile nella
sala polivalente del cimitero di Aosta. Il padre Mauro ha
ringraziato per la presenza i tanti partecipanti, poi nessun
altro è voluto intervenire. Sulla bara il casco e la giacca da
rafting, di cui il giovane era istruttore a Aymavilles, sotto
gli anfibi militari da softair, disciplina di cui era
appassionato. Su un pannello tante foto di momenti felici e un
pensiero: "In ricordo di Alex, un amico sincero che ci ha
regalato molti indimenticabili sorrisi. I tuoi compagni e
professori. Grazie!!!". La salma è stata trasferita nella camera
mortuaria. I familiari attendono il nullaosta della procura alla
cremazione.
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