"Umbria jazz winter a
Orvieto è un'esperienza unica e vincente fin dalla sua prima
edizione. Abbiamo lo stesso pubblico e lo stesso entusiasmo dei
primi anni": lo ha detto all'ANSA Carlo Pagnotta, direttore
artistico della manifestazione, commentando le 27 edizioni del
festival invernale che si svolge a cavallo di Capodanno.
Sottolineando che la "formula non verrà toccata per gli anni a
venire".
"La differenza nel corso delle varie edizioni - ha sostenuto
Pagnotta - sta nei costi che sono andati aumentando. Il denaro
pubblico non basta più e gli sponsor sono calati per colpa della
crisi economica e questo è un punto dolente con il quale siamo
chiamati a fare i conti in particolar modo negli ultimi anni".
Parlando del sostegno che il Governo riserva ai due eventi
jazzistici - di Orvieto e quello di Perugia in estate - Pagnotta
ha detto che "Uj non si può lamentare" anche se "è sempre
auspicabile che i Governi sostengano sempre più la cultura, la
musica, gli eventi" del Paese.
Ha poi ricordato l'importanza che i musicisti italiani hanno
assunto nel panorama internazionale del jazz. "Come ha detto
Renzo Arbore - ha sottolineato Pagnotta - siamo secondi solo
agli americani, anche se a volte, a mio avviso, siamo anche più
bravi".
L'edizione 2019-2020 di Umbria jazz winter, iniziata sabato
28 dicembre, si concluderà a Orvieto mercoledì primo gennaio,
quando tra gli appuntamenti salienti ci sarà, alle 17, la
tradizionale "Messa della pace & gospel" in Duomo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA