"Neoconca" è il titolo del
progetto della Regione Umbria con al centro le criticità
ambientali della Conca ternana: lo rende noto l'assessore
regionale alla Salute, Luca Coletto, informando che
l'iniziativa, attivata per valutare l'incidenza di determinate
patologie sulla popolazione residente, prevede la realizzazione
di un approfondimento epidemiologico analitico finalizzato a
stimare il rischio sanitario associato all'esposizione a
inquinanti atmosferici per mettere in campo le politiche di
prevenzione più appropriate.
In sintesi - spiega una nota della Regione - attraverso il
progetto si vuole attivare un percorso di sorveglianza della
salute dei residenti, sia implementando le attività del registro
tumori sia valutando in modo integrato diversi possibili
determinanti di patologie cronico-degenerative, come neoplasie,
malattie respiratorie ostruttive e cardiovascolari ischemiche.
La Giunta regionale (con la delibera numero 1039 approvata l'
11/10/2023), ha destinato al progetto "Neoconca", la somma di
97.600 euro.
Tra le azioni della Regione ci sono altre iniziative attivate
nell'ambito di più piani di investimento.
Nell'ambito del Piano nazionale per gli investimenti
complementari si inserisce il progetto "Salute, ambiente,
biodiversità e clima".
Attraverso il Pnrr è nata l'iniziativa "Definizione di un
nuovo modello organizzativo della rete di assistenza
territoriale", a cui la Regione Umbria, con il coordinamento del
servizio Prevenzione, sanità veterinaria, sicurezza alimentare,
ha aderito partecipando alla realizzazione di due linee di
investimento: la prima è sul "Rafforzamento complessivo delle
strutture e dei servizi di Snps-Snpa a livello nazionale,
regionale e locale, migliorando le infrastrutture, le capacità
umane e tecnologiche e la ricerca applicata";
la seconda intitolata "Sviluppo e implementazione di specifici
programmi operativi pilota per la definizione di modelli di
intervento integrato salute-ambiente-clima in 2 Siti contaminati
selezionati di interesse nazionale", che individua come area di
studio proprio Papigno e Conca ternana.
Obiettivo generale del progetto "Sin" è la definizione e
l'implementazione di un approccio comune su tutto il
territorio nazionale per la valutazione dell'esposizione della
popolazione agli inquinanti organici persistenti, ai metalli e
ai Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) presenti nei Siti di
interesse nazionale per le bonifiche, nonché per l'analisi del
rischio per la salute umana derivante da tale esposizione. Un
elemento qualificante del progetto sarà la creazione di un
network interregionale di strutture e competenze per
l'effettuazione di studi di biomonitoraggio umano.
La Regione realizza il progetto con la collaborazione, in
qualità di unità operative, del dipartimento di medicina e
chirurgia dell'università degli studi di Perugia, dei servizi di
epidemiologia delle aziende sanitarie locali Umbria 1 e Umbria
2, di Arpa Umbria e dell'Istituto zooprofilattico sperimentale
dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati", nonché del Sistema
regionale prevenzione salute che raccoglie tutti i soggetti
coinvolti. Il coordinamento è affidato al Servizio regionale di
prevenzione.
L'iniziativa vede la compartecipazione delle Regioni: Veneto,
in qualità di capofila, Lombardia, Toscana, Lazio, Marche,
Campania, Puglia e Calabria, ha una durata di 36 mesi, conta su
un finanziamento totale 24.755.500 euro ed è prevista
l'assegnazione di euro 1.500.000 per ogni Sin.
Gli adempimenti amministrativi sono in fase di attuazione.
Sempre nel corso del 2023 sono stati istituiti sotto la
direzione regionale salute e welfare, il Sistema regionale
prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici e il Tavolo
strategico regionale.
Circa 90 mila euro saranno destinati all'università degli
studi di Perugia per l'avvio di uno studio epidemiologico degli
impatti sanitari degli inquinanti storici ed emergenti sulla
popolazione residente nel Sin regionale, "un'altra conferma -
conclude la nota - dell'impegno che la Regione spende nella
ricerca al risanamento dell'inquinamento atmosferico e
ambientale nella Conca ternana".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA