Tende "a stabilizzarsi" la
situazione relativa all'arrivo in Umbria di profughi ucraini. Il
territorio ha risposto "con grande slancio" all'emergenza
umanitaria e, dopo un primo momento caratterizzato da un
costante flusso di arrivi di richiedenti aiuto ora si va verso
una stabilizzazione. Emerge dai dati annunciati nella riunione
del Centro operativo regionale che si è tenuta alla presenza
delle istituzioni, degli enti e delle associazioni che operano
sul territorio.
Per la Regione Umbria erano presenti il direttore regionale,
Stefano Nodessi, la dirigente del Servizio Protezione civile ed
emergenze, Stefania Tibaldi, Camillo Giammartino per
l'Assessorato alla Salute.
Nel corso dell'incontro è emerso che dal 24 febbraio, 3.244
cittadini ucraini hanno richiesto il codice Stp o il codice
fiscale per accedere ai servizi sanitari e, al momento, in 93 lo
hanno cessato il codice Stp e 3 il codice fiscale, per rientrare
in patria.
A margine della riunione è stato annunciato che è stato
registrato anche un bimbo di genitori ucraini nato nel distretto
di Foligno.
La Regione sottolinea che l'attenzione delle Istituzioni per
l'accoglienza rimane molto alta anche sul fronte sanitario. Lo
scorso fine settimana un cittadino ucraino, atterrato con un
volo dalla Polonia a Bologna, è stato ricoverato presso la
struttura complessa di Oncologia medica dell'Azienda ospedaliera
di Perugia per ricevere le cure necessarie. Il paziente è stato
trasportato all'ospedale con un'ambulanza della Centrale
operativa unica del 118, che ha gestito la presa in carico
dall'aeroporto fino al capoluogo umbro. L'organizzazione è stata
gestita dalla Cross di Pistoia e dalla Regione Umbria.
L'uomo era accompagnato dalla moglie che è stata accolta e
seguita dalla Protezione civile.
L'incontro del Cor è servito anche per un confronto
sull'implementazione della piattaforma "Offroaiuto", sull'avviso
relativo all'accoglienza diffusa, quindi alla piattaforma per il
contributo al sostentamento, con un focus sull'obbligo
scolastico per i minori. Da qualche giorno - ha spiegato la
dirigente della Protezione civile - è attiva in lingua ucraina,
inglese ed italiano la piattaforma per richiedere il contributo
di sostentamento all'indirizzo:
https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/.
Il sostegno è destinato a chi ha trovato una sistemazione
autonoma, anche presso parenti, amici o famiglie ospitanti. La
durata massima è di 90 giorni dalla richiesta di permesso di
soggiorno per protezione temporanea e può avvenire entro il 30
settembre.
Per quanto riguarda i minori non accompagnati, che al momento
non risultano presenti in Umbria, dal ministero - è detto ancora
nella nota di Palazzo Donini - viene rivolto l'invito a
segnalare tutti i minori soli o accompagnati da adulti con i
quali non hanno un legame di parentela o un rapporto regolato
"in modo trasparente". Sempre in tema di minori, in questi
giorni è previsto un incontro con i rappresentanti del ministero
relativo all'istruzione e quindi se è prevista l'accoglienza
nelle scuole o l'obbligo scolastico.
Infine è stata attivata una piattaforma per raccogliere le
offerte di aiuto per servizi (mediazioni linguistiche,
insegnamento, supporto psicologico) beni o ospitalità
(https://offroaiuto-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/)
.
Per beni e servizi, le offerte sono esclusivamente a titolo
gratuito. Per l'ospitalità va indicato l'eventuale contributo
finanziario richiesto.
Il singolo cittadino può offrire solo ospitalità e servizi, non
beni perché la loro raccolta e distribuzione sarebbe
eccessivamente gravosa. Nell'accoglienza diffusa, il 5 per cento
degli alloggi dovranno essere intercettati tramite questa
piattaforma, ferma restando la valutazione dell'idoneità delle
strutture messe a disposizione.
La riunione si è conclusa con l'invito a divulgare al meglio
in Umbria, dove la situazione legata all'emergenza umanitaria è
decisamente sotto controllo, le modalità e le procedure per
l'accoglienza diffusa.
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