La Terza commissione consiliare ha
approvato all'unanimità la proposta di legge di modifica della
legge "23/2203" (Norme in materia di edilizia residenziale
sociale), con cui la Regione promuove politiche abitative tese
ad assicurare il diritto all'abitazione ed il soddisfacimento
del fabbisogno abitativo primario delle famiglie e persone meno
abbienti e di particolari categorie sociali. L'atto passa ora
all'approvazione dell'Assemblea legislativa.
Nel nuovo testo - spiega un comunicato della Regione - le
politiche abitative si integrano con quelle di riqualificazione
e rigenerazione urbana promosse dai Comuni e concorrono
prioritariamente al recupero del patrimonio edilizio esistente,
anche non occupato, in particolare nei centri storici. La
programmazione regionale per il triennio indica i finanziamenti
da destinare a specifiche categorie di utenti, tra i quali le
persone con disabilità, anziani, donne vittima di violenza in
famiglia, giovani, studenti universitari, cittadini
extracomunitari.
La legge indica i requisiti generali di ammissibilità al
finanziamento delle proposte, con riferimento alla qualità dei
progetti ed alla capacità degli operatori pubblici e privati di
realizzare e gestire, ove richiesto, gli immobili; individua il
sistema di premialità a favore dei Comuni che maggiormente si
impegnano, con proprie risorse o con agevolazioni fiscali o
urbanistiche, a raggiungere gli obiettivi della presente legge.
Nei programmi operativi annuali (Poa) confluiranno le proposte
formulate dai Comuni relative anche agli interventi di operatori
privati.
Fra le novità del testo, la rilevazione della consistenza del
patrimonio di edilizia residenziale sociale e sui fabbisogni
abitativi, che saranno determinati e rilevati con cadenza
annuale per ambiti territoriali. A tale fine, gli operatori
trasmetteranno i dati sulle unità abitative entro il 30 aprile
dell'anno successivo, comprese le unità abitative non
immediatamente assegnabili per carenze manutentive, nonché
quelle derivanti dalla realizzazione degli interventi previsti
dai POA, ai Comuni capofila delle Zone sociali di appartenenza
che ne curano l'inoltro all'Osservatorio della condizione
abitativa.
Gli alloggi di Ers saranno assegnati dal Comune oppure dalla
Zona sociale tramite il Comune capofila mediante bando pubblico
di concorso indetto entro il 30 settembre, ogni due anni. La
Giunta regionale, con norme regolamentari, stabilisce le
condizioni soggettive e oggettive di disagio, nonché i relativi
punteggi per la formazione della graduatoria. L'Ater regionale
favorisce l'autogestione, da parte degli assegnatari, per la
gestione di beni e servizi condominiali, nonché per la piccola
manutenzione ordinaria delle parti comuni, fornendo l'assistenza
legale, tecnica ed amministrativa necessaria alla costituzione
degli organi dell'autogestione stessa.
Ad ogni assegnatario viene attribuita una Carta
dell'inquilino riportante un credito espresso da un punteggio
pari a 30 punti. All'assegnatario è attribuito un incremento di
2 punti ogni due anni se durante tale periodo non sia incorso,
lui o i componenti il nucleo familiare, in alcuna violazione del
contratto di locazione o del regolamento per l'uso degli alloggi
e parti comuni. In caso di violazione del contratto o del
regolamento, l'Ater regionale invia all'interessato una lettera
di contestazione della violazione assegnando un termine per la
cessazione della condotta trasgressiva e la rimozione dei suoi
effetti. Nel caso di inottemperanza l'Ater dispone la
decurtazione del credito.
Profonde modifiche anche sulla decadenza dell'assegnazione
dell'alloggio in casi come fare utilizzare l'alloggio a terze
persone per attività illecite che risultino da provvedimenti
giudiziari, della pubblica sicurezza o della polizia locale, o
in caso di perdita dei requisiti o di Isee superiore al limite
per la permanenza negli alloggi di Ers pubblica. Altri casi sono
quelli di morosità, violazioni del contratto di locazione e del
regolamento dell'Ater per l'uso degli alloggi, messa in atto di
allacciamento abusivo alle utenze elettriche, idriche,
energetiche e telefoniche; attività di lavoro nero o irregolare;
o casi di condanna penale definitiva. I Comuni e l'Ater
regionale assicurano forme di controllo costanti e coordinate
sulla regolarità dell'uso degli alloggi assegnati. Possono
essere promosse intese con gli enti erogatori delle utenze
domestiche e/o di pubblici servizi, nonché attivati protocolli
d'intesa con l'Ispettorato del Lavoro e le Prefetture competenti
per territorio al fine di assicurare azioni di controllo
efficaci.
Il nuovo testo accentua gli interventi per anziani
autosufficienti e include le persone con disabilità: al fine di
soddisfare i bisogni di anziani ultra65enni autosufficienti e
delle persone con disabilità, possono essere previsti,
nell'ambito delle risorse destinate a categorie speciali
contributi individuali per l'adeguamento dell'abitazione ove
risiedono e di cui sono proprietari, comproprietari o
usufruttuari. Riconfermati gli interventi di sostegno al reddito
per concorrere al pagamento dei canoni. La riserva di alloggi a
favore delle donne vittime di violenza in famiglia viene
aumentata dal 2 all'8 per cento degli alloggi disponibili.
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