"La Variante intermedia Sud di
Foligno è bloccata non solo per la mancanza dei fondi necessari
(sono stati stanziati circa un terzo), ma per una chiara
mancanza di volontà politica di rivedere il progetto e garantire
la realizzazione di un'infrastruttura strategica per la nostra
regione che abbia effettivamente preso in esame le concrete
istanze dei cittadini di quell'area e le più recenti necessità
della stessa città di Foligno in merito ai nuovi problemi viari
e di vivibilità": sul futuro dell'opera, inizialmente legata al
progetto della Quadrilatero Foligno-Civitanova Marche,
interviene la consigliera regionale Donatella Porzi, candidata
alle prossime elezioni regionali con la lista Umbria Futura -
Proietti presidente.
"E' stata interrotta a causa della legittima scelta del
contraente generale, Val di Chienti, di non proseguire i lavori
- evidenzia Porzi in una sua nota - lasciando però il progetto
incompleto, con una importante dilazione che ha negli anni visto
modificarsi in modo anche consistente la topografia dell'area.
Oggi ci troviamo di fronte a un nuovo progetto di strada
extraurbana categoria C1, forzatamente calata al posto di una
strada urbana interquartierale categoria E, ripreso da
Quadrilatero e modificato dalle amministrazioni regionale e
comunale attuali, che hanno voluto introdurre varie opere
intermedie, quali ad esempio svariate rotatorie trasformando
l'intervento da una circonvallazione extraurbana a un'opera
ibrida che divide la città e rischia di intasare ulteriormente
il traffico cittadino portando inquinamento e polveri sottili
nella zona ospedaliera".
"È importante sottolineare - prosegue Porzi - che queste
modifiche non sono supportate da uno studio di fattibilità
adeguato, ma solo da uno studio di compatibilità che non tiene
conto delle trasformazioni urbanistiche di Foligno dal 2008 ad
oggi e, soprattutto, delle istanze di molti cittadini
preoccupati della loro qualità di vita e dal rischio
idrogeologico che introdurrebbe un'opera realizzata a sud di
Foligno e trasversalmente alla città. Così configurata è
fruibile per le categorie più deboli come pedoni e ciclisti,
taglia in maniera irrazionale le aziende agricole e danneggia
anche una nota industria multinazionale".
"Attualmente - sottolinea ancora Porzi - i finanziamenti
disponibili ammontano a soli circa 26 milioni di euro, di cui il
15% dedicati alla progettazione mentre il costo stimato
dell'opera è, ottimisticamente parlando di almeno il triplo.
Senza un progetto definitivo, non è possibile presentare la
richiesta di finanziamenti al Cipess. E' evidente, dunque, che
ci siano le condizioni e la possibilità di ripensare e
riformulare il progetto originario, che puntava a collegare la
Foligno-Civitanova Marche con la E45, passando a Sud di Foligno
e evitando di congestionare il centro urbano, utile anche ai
comuni limitrofi Montefalco Bevagna e Cannara, una sorta di
patto di area vasta come previsto dalla legge obiettivo, consono
peraltro alle disposizioni dell'attuale Prg".
"Questa è una scelta - conclude Porzi - che avrebbe un
impatto positivo sulla viabilità, riducendo il traffico e
migliorando la qualità della vita dei residenti oltre a
garantire gli elementi di fluidità viaria che erano all'origine
del progetto stesso anche come leva economico-commerciale per
l'intera regione. Ma per farlo, serve un impegno politico
concreto per aggiornare il progetto, rivedere i costi e andare a
ottenere i finanziamenti mancanti. Se non si interviene subito,
rischiamo di lasciare la Variante Intermedia Sud incompiuta,
un'altra grande opera abbandonata".
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