"La recente ordinanza della
presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, che limita
l'orario di lavoro all'aperto nel settore agricolo,
florovivaistico e nei cantieri edili per prevenire i rischi
legati all'esposizione prolungata al sole, sebbene necessaria e
importante per la salute dei lavoratori, trascura numerosi altri
settori che sono ugualmente esposti a condizioni di caldo
eccessivo": è quanto sostiene il consigliere Thomas De Luca
(M5s).
"L'ordinanza numero 1 del 26 luglio 2024, che vieta il lavoro
dalle 12.30 alle 16.00 nei giorni in cui il rischio di
esposizione al caldo è alto, si applica esclusivamente ai
lavoratori agricoli, florovivaistici e edili. Tuttavia, i rischi
per l'esposizione al calore - spiega De Luca - non riguarda solo
queste categorie. Numerosi lavoratori di altri settori, come
quelli impiegati nell'industria, ma che operano al di fuori dei
capannoni (solo a titolo di esempio chi lavora nei parchi
rottami e nel movimento materiali all'aperto) o nella
manutenzione e la fornitura di servizi pubblici che non
rientrano nelle categorie elencati dall'ordinanza sono
quotidianamente esposti a condizioni climatiche estreme. Non
solo, secondo quanto illustrato nell'informativa del ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali sulle 'indicazioni per la
gestione dei lavoratori esposti alle elevate temperature nel
periodo estivo' sarebbero da considerare a rischio anche tutti
quei lavoratori che operano in edifici scarsamente raffreddati o
in ambienti con elevata produzione di calore industriale che
svolgono lavori fisici pesanti o devono utilizzare dispositivi
di protezione individuale in condizioni di caldo estremo. È
necessario che la tutela della salute sul luogo di lavoro venga
estesa a tutte le categorie realmente a rischio".
"Infine, non possiamo non stigmatizzare come, nel
giustificare l'ordinanza per l'emergenza caldo, il centrodestra
umbro - prosegue - continui a perpetrare la sua propaganda
negazionista. Nelle premesse dell'atto si fa infatti riferimento
ad un innalzamento delle temperature 'tipico' della presente
stagione che rende rischioso lo svolgimento dell'attività
lavorativa. Anziché rimboccarsi le maniche e considerare
l'adattamento al cambiamento climatico come elemento centrale
dell'azione politica in tutti gli ambiti di azione della
pianificazione e della programmazione regionale, si cerca ancora
di negare il cambiamento climatico per strizzare l'occhio a
complottisti e negazionisti. Annuncio quindi la presentazione di
una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di
attivarsi fin da subito per l'estensione dell'ordinanza a tutte
le tipologie di lavoratori esposti ai rischi lavorativi da
esposizione ad alte temperature, indoor e outdoor, così come
individuati dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Nelle more, visto che l'atto non potrà essere discusso entro
breve termine - conclude De Luca - chiediamo alla presidente
Tesei che l'ordinanza venga rivista e ampliata per includere le
suddette categorie, assicurando che nessuno venga lasciato
indietro".
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