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De Luca, l'ordinanza sul caldo dimentica troppi lavoratori

De Luca, l'ordinanza sul caldo dimentica troppi lavoratori

M5s chiede a Tesi 'rivedere e ampliare' il provvedimento

PERUGIA, 30 luglio 2024, 15:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La recente ordinanza della presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, che limita l'orario di lavoro all'aperto nel settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili per prevenire i rischi legati all'esposizione prolungata al sole, sebbene necessaria e importante per la salute dei lavoratori, trascura numerosi altri settori che sono ugualmente esposti a condizioni di caldo eccessivo": è quanto sostiene il consigliere Thomas De Luca (M5s).
    "L'ordinanza numero 1 del 26 luglio 2024, che vieta il lavoro dalle 12.30 alle 16.00 nei giorni in cui il rischio di esposizione al caldo è alto, si applica esclusivamente ai lavoratori agricoli, florovivaistici e edili. Tuttavia, i rischi per l'esposizione al calore - spiega De Luca - non riguarda solo queste categorie. Numerosi lavoratori di altri settori, come quelli impiegati nell'industria, ma che operano al di fuori dei capannoni (solo a titolo di esempio chi lavora nei parchi rottami e nel movimento materiali all'aperto) o nella manutenzione e la fornitura di servizi pubblici che non rientrano nelle categorie elencati dall'ordinanza sono quotidianamente esposti a condizioni climatiche estreme. Non solo, secondo quanto illustrato nell'informativa del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sulle 'indicazioni per la gestione dei lavoratori esposti alle elevate temperature nel periodo estivo' sarebbero da considerare a rischio anche tutti quei lavoratori che operano in edifici scarsamente raffreddati o in ambienti con elevata produzione di calore industriale che svolgono lavori fisici pesanti o devono utilizzare dispositivi di protezione individuale in condizioni di caldo estremo. È necessario che la tutela della salute sul luogo di lavoro venga estesa a tutte le categorie realmente a rischio".
    "Infine, non possiamo non stigmatizzare come, nel giustificare l'ordinanza per l'emergenza caldo, il centrodestra umbro - prosegue - continui a perpetrare la sua propaganda negazionista. Nelle premesse dell'atto si fa infatti riferimento ad un innalzamento delle temperature 'tipico' della presente stagione che rende rischioso lo svolgimento dell'attività lavorativa. Anziché rimboccarsi le maniche e considerare l'adattamento al cambiamento climatico come elemento centrale dell'azione politica in tutti gli ambiti di azione della pianificazione e della programmazione regionale, si cerca ancora di negare il cambiamento climatico per strizzare l'occhio a complottisti e negazionisti. Annuncio quindi la presentazione di una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di attivarsi fin da subito per l'estensione dell'ordinanza a tutte le tipologie di lavoratori esposti ai rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature, indoor e outdoor, così come individuati dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
    Nelle more, visto che l'atto non potrà essere discusso entro breve termine - conclude De Luca - chiediamo alla presidente Tesei che l'ordinanza venga rivista e ampliata per includere le suddette categorie, assicurando che nessuno venga lasciato indietro".
   

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