Una dottoressa di Narni, medico di
medicina generale, e undici suoi pazienti sono stati rinviati a
giudizio per avere il medico, su richiesta degli stessi
pazienti, rilasciato certificati che avrebbero consentito agli
stessi di non sottoporsi alla vaccinazione per il Covid. Saranno
processati per concorso in falsità ideologica commessa da
pubblico ufficiale in atti pubblici.
I fatti sarebbero avvenuti nel 2021. Secondo la ricostruzione
accusatoria, le vaccinazioni sarebbero state evitate "attestando
falsamente la sussistenza di dati anamnestici ostativi
legittimanti la relativa esenzione".
La prima udienza del processo, con la dottoressa difesa
dall'avvocato Attilio Biancifiori e la Usl Umbria 2 costituita
parte civile attraverso l'avvocato Manlio Morcella, si terrà il
prossimo 20 giugno.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri del Nas di
Perugia.
Uno dei pazienti indagati, la cui posizione è stata
stralciata, ha patteggiato una pena cinque mesi e dieci giorni
di reclusione (pena sospesa e non menzione).
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