Con un valore economico
complessivo di 899,3 milioni di euro è stato rinnovato il
contratto di servizio 2023-2032 fra Trenitalia (società capofila
del polo passeggeri del Gruppo Fs) e Regione Umbria,
rappresentata dall'Agenzia Umbria Tpl e Mobilità.
Viene così ridisegnato, è stato spiegato nel corso
dell'annuncio a Perugia, il futuro del trasporto ferroviario
regionale. Ma non solo, visto che il contratto punta ad
incrementare la qualità dei servizi destinati ai pendolari anche
nell'ottica di una sempre maggiore integrazione dei servizi tra
ferro e gomma.
Una "tappa storica" che definisce per i prossimi dieci anni
l'intera gestione del sistema ferroviario dell'Umbria, con
investimenti rilevanti, rinnovo di gran parte del materiale
rotabile, il rilancio dell'attrattività turistica e il
miglioramento dei collegamenti di area vasta.
"Abbiamo concluso velocemente, cosa non scontata per una
amministrazione pubblica, un contratto importante" ha affermato
la presidente della Regione Donatella Tesei che poi ha aggiunto:
"Grandi investimenti stanno interessando l'Umbria per migliorare
i servizi e in questi anni ci siamo caratterizzati per essere
molto pressanti, per accelerare su un settore in cui la nostra
regione doveva recuperare terreno, e quindi ringrazio per
l'ascolto Trenitalia con cui abbiamo lavorato insieme per
arrivare a questo risultato".
Anche per l'amministratore delegato e direttore generale di
Trenitalia Luigi Corradi il contratto "è stato chiuso in tempi
record" ma soprattutto "permette stabilità e di arrivare al 2032
cambiando la qualità del servizio".
Tra i pilastri del contratto - è stato annunciato - ci sono
il rinnovo dell'85% della flotta e l'ampliamento
dell'affidamento ai servizi sulla rete regionale Terni -
Sansepolcro (ex Ferrovia centrale umbra). I miglioramenti attesi
dalla gestione diretta da Trenitalia, su questa tratta, sono
molteplici: maggior comfort di viaggio e sostenibilità
ambientale con i Minuetto elettrici (quattro della Regione e
cinque di Trenitalia) che saranno oggetto di restyling e
revamping tecnologico, in sostituzione degli attuali mezzi
diesel che hanno una vetustà di oltre 30 anni.
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