"Puntare su formazione e
aggiornamento professionale per rilanciare l'occupazione": lo ha
detto Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl, in occasione
del congresso territoriale che si è svolto a Perugia sui temi
locali e regionali che riguardano l'occupazione, l'economia e il
lavoro.
"In Umbria - ha detto Capone -, secondo l'Istat, nel 2022, il
tasso di occupazione tra i 15-64 anni è stato pari al 64,9 per
cento. Secondo l'Inps, inoltre, la forma di assunzione più
diffusa è stata quella a tempo determinato rappresentando il
40,4 per cento delle assunzioni. Nel 2022, peraltro, le persone
residenti a rischio di povertà o di esclusione sociale sono
state l'11,1 per cento del totale, ovvero 95 mila individui
circa. Sebbene il dato sia in diminuzione rispetto al valore del
2021, si tratta di numeri significativi che non devono essere
sottovalutati".
Per il segretario generale dell'Ugl "servono, in tal senso,
misure di welfare adeguate per sostenere le famiglie in
difficoltà e salvaguardare la coesione sociale" e "urgono, al
contempo, investimenti in politiche attive del lavoro per
incentivare l'allineamento fra domanda e offerta di lavoro e
rilanciare l'occupazione".
"Puntare sulla formazione e sull'aggiornamento professionale
dei lavoratori - ha rilevato Capone - è essenziale per adeguarsi
alle sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Le
misure per incentivare l'acquisizione di nuove competenze e la
riqualificazione devono essere adottate in modo da favorire la
mobilità professionale e l'occupabilità dei lavoratori.
Parallelamente sono necessarie politiche che agevolino
l'accesso al credito e alle risorse per le imprese,
incoraggiando l'innovazione e la competitività, accompagnando il
processo di transizione verso un'economia sostenibile attraverso
l'innovazione tecnologica e la realizzazione di nuove
infrastrutture, nella prospettiva di generare nuove opportunità
di lavoro e favorire la crescita economica".
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