Gli agenti della polizia di Stato
del commissariato di Città di Castello hanno dato esecuione alla
misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal
giudice delle indagini preliminari del tribunale di Perugia, nei
confronti di un uomo di 58 anni ritenuto responsabile del reato
di maltrattamenti in famiglia nei confronti dell'anziana madre.
Gli accertamenti svolti dai poliziotti - riferisce la procura di
Perugia - hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e
psicologiche perpetrate negli ultimi anni dall'indagato.
Sarebbe infatti emerso che l'uomo, nel corso degli ultimi anni,
si era ripetutamente lasciato andare a minacce, aggressioni
verbali e pesanti offese contro la madre procurandole uno stato
di sofferenza, depressione e paura. In un episodio, al diniego
della donna di assecondare le sue richieste di denaro, era
arrivato a minacciare di vendere la bicicletta dell'anziana
signora. Neanche la carcerazione per evasione lo aveva indotto a
cambiare atteggiamento. Infatti lo scorso aprile, non appena
ritornato presso l'abitazione familiare, il 58enne aveva ripreso
i comportamenti aggressivi. Nell'ultimo episodio dello scorso
maggio, a seguito dell'ennesima aggessione, la donna aveva
richiesto l'intervento della polizia di Stato. L'anziana, in
lacrime, aveva chiesto aiuto ai poliziotti per uscire
dall'incubo che stava vivendo. In ragione della gravità degli
episodi, terminati gli accertamenti della polizia di Stato e
ricostruita compiutamente la vicenda, è stata richiesta una
misura cautelare a suo carico. Il Gip presso il tribunale di
Perugia ha emesso un'ordinana applicativa della misura cautelare
del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre,
prescrivendo all'indagato di mantenere una distanza non
inferiore a 500 metri. Il divieto è stato corredato da quello
ulteriore di mettersi in contatto con qualsiasi modo con la
persona offesa.
Una volta emesso il provvedimento, l'uomo è stato rintracciato e
la musura cautelare è stata eseguita.
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