L'Assemblea legislativa ha
approvato a maggioranza la mozione sul riconoscimento del ruolo
dei cacciatori e delle associazioni venatorie e concessione dei
contributi, con cui si impegna la Giunta ad "assumere tutte le
iniziative necessarie per sostenere le attività venatorie dei
singoli cacciatori e delle loro associazioni venatorie, in
particolare riducendo l'impatto totale dei costi imposto dal
Decreto legge 32/2021, mantenendoli uguali a quelli sostenuti
fino ad oggi, sulla scorta di quanto già deciso da altre regioni
(Veneto) o di quelle che stanno provvedendo (Marche)".
Inoltre - riferisce la Regione - si chiede di "sostenere le
spese per attività di monitoraggio e studio della fauna
selvatica, delle componenti ambientali e degli habitat, da parte
delle stesse associazioni venatorie a supporto delle attività
istituzionali dell'osservatorio faunistico regionale". Nell'atto
si legge che le associazioni venatorie, così come tutte le altre
associazioni non venatorie, debbano essere oggetto di attenzione
da parte della Regione, con la destinazione dei benefici
previsti per altre forme di associazionismo, di pari utilità. Le
risorse destinate a favore degli iscritti e delle associazioni
venatorie sono tese a valorizzare e sostenere la loro attività,
che va a beneficio anche della comunità regionale, anche in
considerazione del fatto che "non si comprende per quale ragione
i cacciatori siano costretti a subire anche i costi relativi
agli esami sanitari sulla fauna selvatica cacciata. Inoltre,
considerato l'enorme potenziale di conoscenza che il mondo
venatorio possiede in termini di presenza sul campo, conoscenze
faunistiche ed interesse per la conservazione, le associazioni
possono diventare parte attiva dei programmi di monitoraggio e
studio della fauna selvatica, delle componenti ambientali, degli
habitat così da portare le loro esperienze e contributi nelle
sedi decisionali regionali, a supporto delle attività
istituzionali dell'Osservatorio faunistico regionale".
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