(ANSA) - PERUGIA, 13 GEN - Una situazione in "netto
miglioramento" rispetto al 2020 ma "tutt'altro che rosea"; una
"crescita intensa con prospettive positive" ma "fragile e
caratterizzata dall'incertezza": questo il quadro che emerge
dalla relazione economico sociale di fine anno dell'Agenzia
Umbria ricerche, illustrata dalla presidente della Regione,
Donatella Tesei, e dal commissario straordinario Aur Alessandro
Campi.
"L'Umbria che riparte" il titolo scelto dall'Aur per lo
studio, definito però "non enfatico e inutilmente ottimista"
visto che arriva dalla "fotografia statistica ed empirica" che i
ricercatori dell'Aur hanno potuto rilevare. "Tutte le fonti - ha
spiegato Campi - dicono che nel 2021 c'è stata una significativa
ripresa economica dell'Umbria. Si sono quindi poste le basi
solide perché nel 2022, anno decisivo anche per l'impatto del
Pnrr, si possa procedere nella stessa direzione".
Una ripresa nel 2021 - emerge dalla relazione - quindi non
diffusa in modo omogeneo, con settori ancora indietro. Così come
sul piano sociale, dove la crescita del mercato lavoro ha
lasciato però ai margini giovani e donne.
L'obiettivo ha sottolineato la presidente Tesei, è recuperare
ora quanto perso con la crisi pandemica ma anche il gap che si è
venuto a creare nell'ultimo ventennio partendo da quanto già
fatto. "Il 2021, così come il 2020, ha visto l'Umbria fare come
e meglio della media nazionale su molti parametri - ha
sottolineato -, tutto frutto di risorse e di misure regionali
nuove, di un paradigma e di una idea che ha messo al centro di
una serie di azioni l'impresa, cosa che avrà rilevanza su molte
altre questioni". (ANSA).
Aur, per Umbria "crescita intensa con prospettive positive"
Situazione in "netto miglioramento ma "tutt'altro che rosea"
