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Umbria, chiarire su Green pass a guariti dopo prima dose

Umbria, chiarire su Green pass a guariti dopo prima dose

Assessore Coletto chiede indicazioni a Ministero della Salute

PERUGIA, 11 agosto 2021, 16:16

Redazione ANSA

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La Regione Umbria ha chiesto al Ministero della Salute "indicazioni chiare" sulla "Certificazione verde" per le persone che hanno presentato una infezione da Covid dopo la prima dose di un vaccino a due somministrazioni. Lo ha reso noto l'assessore alla Salute, Luca Coletto, si è resa necessaria "per risolvere dal punto di vista regolatorio e informatico le problematiche che coinvolgono numerosi cittadini, fra i quali molti operatori sanitari".
    "La Regione - spiega Coletto - ha ben presenti i disagi e il disappunto di quanti hanno contratto il coronavirus dopo la prima dose di un qualsiasi vaccino antiCovid a due dosi, per i quali è previsto il rilascio del 'Green pass' con validità solo per i successivi sei mesi dall'avvenuta guarigione, per una durata dunque inferiore rispetto a quella di nove mesi riconosciuta per un ciclo vaccinale completo, in caso o meno di una precedente infezione da Covid.
    Questa situazione risulta in contraddizione con quanto asserito dall'Agenzia italiana del farmaco, in un documento in cui si afferma che non è indicato somministrare la seconda dose vaccinale a chi ha contratto il Covid. Dunque, per Aifa, l'infezione equivarrebbe a una dose di richiamo del vaccino stesso. In assenza di indicazioni chiare, la scelta di risolvere in modo unilaterale la questione con la somministrazione di una seconda dose di vaccino è inappropriata e andrebbe oltretutto a incidere sulle scorte di vaccini da destinare agli umbri non ancora vaccinati. Auspichiamo pertanto che quanto prima si ottengano i chiarimenti chiesti al Ministero della Salute, con una lettera del commissario regionale per l'Emergenza Covid Massimo D'Angelo redatta in collaborazione con il Centro di farmacovigilanza della Regione Umbria, e inviata anche al Comitato tecnico scientifico nazionale e all'Aifa, in modo che siano garantiti gli stessi diritti a tutti i cittadini in merito alla validità della certificazione verde".
   

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