"Riceviamo continue richieste,
presso i nostri centri, di poter effettuare la dialisi in
vacanza e la Usl Umbria 2 ha quindi recepito ed avviato, già da
alcune settimane, il progetto 'Dialisi turistica' - spiega la
dottoressa Paola Vittoria Santirosi, direttore dell'Unità
operativa di nefrologia e dialisi aziendale - che rimarrà
attivo fino al prossimo 30 settembre, mettendo a diposizione
posti disponibili per accogliere tali richieste nei quattro
presidi ospedalieri di Spoleto, Foligno, Amelia e Orvieto".
La "Dialisi turistica ambulatoriale" - è detto in una
nota della stessa Usl - rappresenta una terapia di elevato
valore non solo sanitario ma anche etico, sociale e
riabilitativo per il paziente affetto da una impegnativa
patologia cronica renale, permettendo all'assistito e al suo
nucleo familiare di alleviare il carico emotivo e gestionale
legato alla malattia. "La mobilità per dialisi estiva di
soggetti in trattamento dialitico - aggiunge il direttore
generale dell'Azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino -
costituisce una fonte di mobilità attiva sanitaria che favorisce
le attività turistiche alberghiere portando in Umbria soggetti
ed interi nuclei familiari in trattamento dialitico per periodi
di vacanza. Penso in particolare alle zone della Valnerina, già
gravemente penalizzate dal sisma, che contano numerosi soggetti
in terapia dialitica che negli anni hanno richiesto accoglienza
ai nostri ospedali per eseguire il trattamento. Per tale motivo
- spiega sempre il manager sanitario - la direzione strategica
aziendale ha accolto con favore e sostenuto il progetto della
dottoressa Santirosi e del suo staff". "Per quanto riguarda
l'ospedale di Spoleto - afferma il direttore medico di presidio,
Orietta Rossi - nei lunghi mesi di elevata circolazione del
virus abbiamo riconvertito i posti tecnici dialisi per trattare
pazienti di tutta la regione affetti da infezione Sars CoV-2.
Ora siamo impegnati in questo nuovo programma realizzato grazie
alla sensibilità del direttore sanitario dell'Azienda Usl Umbria
2 dottoressa Simona Bianchi e del direttore generale dottor De
Fino cui va la nostra gratitudine per aver prestato sempre la
massima attenzione nei confronti dei malati cronici".
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