"Quello di Foligno-Spoleto sarà un
polo unico che poggia su due gambe con compiti diversi": è
quanto ha affermato l'assessore regionale alla Sanità, Luca
Coletto, rispondendo, nella sessione riservata al question time
(interrogazioni a risposta immediata) della seduta
dell'Assemblea legislativa, a una interrogazione di Paola
Fioroni (Lega), sugli intendimenti della Giunta regionale
rispetto alla "riqualificazione ed implementazione dell'ospedale
'San Matteo degli Infermi' di Spoleto".
L'assessore Coletto ha spiegato, in particolare, che
"l'ospedale di Spoleto è uno dei sette dove il Ministero ha
deciso di investire per una riorganizzazione delle terapie
intensive come Dea di primo livello, le implementazioni
susseguenti sono perciò necessarie e, aggiungo - ha detto -
dovute. Abbiamo un debito di riconoscenza verso questo ospedale
e va ricollocato secondo prospettive che saranno definite al più
presto, nell'ottica della differenziazione delle identità dei
vari plessi: non potrà essere uguale a quello di Foligno, che si
trova a dieci minuti di macchina".
"Quello di Foligno-Spoleto sarà un polo unico - ha quindi
aggiunto - che poggia su due gambe con compiti diversi, con
l'emergenza-urgenza a Foligno e il recupero di tutte le funzioni
ospedaliere a Spoleto, dando continuità a chirurgia, oncologia,
radioterapia, anche con un nuovo generatore lineare per
potenziare le prestazioni, da 30 a 40 al giorno. È prevista la
riattivazione del punto nascita, stiamo recuperando personale
per ginecologia e pediatria. L'ospedale San Matteo degli infermi
sarà un caposaldo della regione e servirà tutta la Valnerina".
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