"Il Ministero della Salute
chiarisca il criterio inizialmente adottato per la distribuzione
dei vaccini tra le regioni e, in particolare, provveda ad
inviare all'Umbria le dosi vaccinali necessarie per arginare
l'esplosione delle varianti e la diffusione del contagio": lo
chiede il senatore di Fratelli d'Italia Franco Zaffini,
segretario della commissione Sanità.
"Lo scorso dicembre - osserva il parlamentare umbro - la
Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini
presentato dal Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri. La
Regione Umbria risultava terz'ultima per assegnazione di dosi
vaccinali, ossia in coda a Regioni con minor densità di
popolazione e minor numero di casi Covid, ragione per cui sfugge
il criterio utilizzato per l'iniziale ripartizione dei vaccini
fra Regioni, ripartizione che ha determinato uno sbilanciamento
non ancora recuperato. Nelle ultime settimane l'Umbria è balzata
all'attenzione delle cronache locali e nazionali per
l'esplosione dei contagi legati alle varianti inglese e
brasiliana del virus, come certificato dall'Iss, e per
l'impossibilità di procedere con le vaccinazioni a causa della
non disponibilità delle dosi vaccinali necessarie per arginare
con efficacia il contagio. La situazione si è rivelata 'talmente
grave' da aver indotto il Ministro della Salute a recarsi
personalmente in Umbria, promettendo pieno sostegno sia con
riferimento all'invio di un quantitativo di vaccini pari ad
almeno 50.000 dosi aggiuntive, sia con riferimento alla
previsione di appositi ristori che possano sostenere le attività
commerciali umbre messe letteralmente in ginocchio da un
lockdown da zona rossa che coinvolge la quasi totalità del
territorio umbro e che è considerato necessario per evitare il
collasso della rete sanitaria regionale, che già oggi non riesce
a far fronte alla pressione dei ricoveri di terapia intensiva".
"Chiediamo con forza al Governo - conclude Zaffini - quali
saranno i vaccini aggiuntivi per l'Umbria e quando saranno
consegnati, e quali saranno i ristori per l'Umbria, ormai in
zona rossa da due settimane".
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