Tutti i centri estetici che si trovano nei comuni umbri ricompresi nella "zona rossa" possono riprendere la loro attività, in quanto equiparati alle altre attività previste per "i servizi alla persona" svolte sulla base di quanto stabilito dal Dpcm del 14 gennaio scorso. È quanto ha stabilito una sentenza emessa dal Tribunale amministrativo del Lazio, in accoglimento di un ricorso presentato da Confestetica.
Con una lettera, la Regione Umbria ha inviato copia della decisione alle Prefetture di Perugia e Terni, all'Anci Umbria, alle Province, a tutti i Comuni interessati e alla Camera di Commercio regionale. Con essa - spiega Palazzo Donini - si richiama la sentenza che ha annullato il punto del Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui escludeva gli "estetisti" dai servizi alla persona erogabili in "zona rossa", e si specifica che "con decorrenza immediata anche nei Comuni umbri individuati con le ordinanze 14 e 16 del 2021 quali territori caratterizzati da uno scenario di contagio Covid di massima gravità e da un livello di rischio alto, i centri estetici possono prestare i propri servizi alla persona".
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