Le misure finora adottate in
Umbria con le ordinanze emanate dai sindaci delle aree
interessate da un'alta incidenza dei contagi Covid sono state
ritenute "idonee a governare l'attuale fase epidemica". E'
quanto emerso da una riunione del Comitato tecnico scientifico
regionale che, nella seduta congiunta con il Nucleo
epidemiologico, ha analizzato e condiviso le risultanze delle
indagini condotte dall'Istituto superiore di sanità sui tamponi
per i quali è stato comunicato il sospetto della variante
brasiliana.
Circa le indagini condotte dall'Iss, eventuali conferme -
riferisce la Regione - potranno arrivare dai sequenziamenti che
l'Istituto opererà su un secondo lotto di tamponi inviati oggi e
ai quali è stata data priorità di esame.
La situazione umbra comunque - è emerso dall'incontro -,
richiederà, nelle prossime due settimane, un "attento
monitoraggio" per verificare l'efficacia delle misure di
contenimento dell'epidemia.
La Direzione regionale della Sanità è in collegamento costante
con il ministero della Salute e con l'Istituto di Sanità "per
coordinare gli interventi per la migliore tutela della
popolazione".
La Regione ha sottolineato che un dato "confortante" giunge
dal Comune di Magione che ha adottato le stesse misure da una
settimana ed in cui si sta assistendo ad una flessione della
curva dei contagi.
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