Il futuro delle agenzie di viaggi,
"dei loro titolari e dei tanti lavoratori che hanno contribuito
a costruire l'economia turistica umbra, oggi è letteralmente a
rischio", denuncia Giorgio Mencaroni, presidente di
Confcommercio Umbria. "Per le agenzie di viaggio il lockdown è
già un dato di fatto. Non ha senso calibrare gli aiuti alle
attività turistiche sulla base del colore della zona in cui
operano. Perché con il turismo azzerato, di fatto sono tutte in
zona rossa".
E incalza Federico Tagliolini, il presidente di Fiavet Umbria:
"Le agenzie di viaggio hanno avuto accesso ad alcuni ristori,
che tuttavia non consentano loro di sopravvivere fino alla fine
della pandemia e alla ripresa del turismo. Lo abbiamo detto
all'assessore regionale al turismo Paola Agabiti, chiedendo che
la Regione attivi un nuovo intervento di sostegno per questo
comparto, a nome delle 170 aziende umbre, delle loro famiglie,
degli oltre 500 dipendenti che occupano. Finora la Regione
Umbria ha messo a disposizione 1.700 euro per ciascuna agenzia".
Si prospetta una perdita per l'anno in corso "vicina al 90%".
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