"Non compete al Cio assicurare le
misure di sicurezza delle assemblee delle federazioni
internazionali. Tuttavia la sicurezza di chi fa parte del
movimento olimpico è un tema molto importante, e quindi abbiamo
chiesto alla Issf di prendere, assieme alle autorità della
Germania, ogni misura sia necessaria per garantire la tutela dei
partecipanti al meeting". Con questa nota il Comitato
internazionale olimpico interviene a proposito delle minacce di
morte ricevute da uno dei tre candidati alla presidenza della
federazione internazionale del tiro (Issf), l'italiano Luciano
Rossi che il 30 novembre sarà in lizza insieme al magnate russo
Vladimir Lisin, sostenuto dal presidente uscente Olegario
Vazquez Rana, anche lui multimilionario, e al libanese Boutros
Jalkh. La Issf non ha voluto fare commenti ufficiali sulla nota
del Cio, ma ha fatto sapere di essersi già mossa con la polizia
tedesca per garantire la sicurezza dei delegati, Rossi in primis
visto che è stata minacciata di morte anche la figlia Fiammetta.
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