"E' stato difficile leggere un atto
del gip in cui si mettono insieme tutta una serie di accuse che
non sono veritiere, così come è stato complicato leggere certi
giudizi sulla persona. Ma parto dalla buona fede, il giudice
avrà valutato che c'erano gli estremi per prendere quel
provvedimento di arresto, così come ora il tribunale del Riesame
ha valutato diversamente": a dirlo oggi pomeriggio è il sindaco
di Terni, Leopoldo Di Girolamo, tornato libero da poche ore dopo
la revoca degli arresti domiciliari ai quali era ristretto dal 2
maggio scorso.
Al telefono con l'ANSA, Di Girolamo spiega di essere stato
sempre "sereno e fiducioso" e che in settimana tornerà
"sicuramente" a varcare le porte del Comune. Quanto alla
possibilità o meno di dimissioni, "adesso - continua - ci
confronteremo, discuteremo per vedere quello che è più utile
fare per la città.
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