Potrebbero essere legate a una
"piccola fase di attività" della faglia che si estende da Gubbio
a Città di Castello "come tante, di ben maggiore entità, ci sono
state in passato senza mai provocare particolari danni" le
scosse di terremoto registrate ultimamente nell'eugubino. E'
l'ipotesi del direttore dell'osservatorio sismologico Bina di
Perugia, padre Martino Siciliani. Il quale sta seguendo
l'evolversi della situazione.
"Non mi sembra - ha detto padre Martino - che stiano
emergendo dati per i quali doversi allarmare. E' comunque
necessario valutare i dati che stanno affluendo".
Dopo la scossa di magnitudo 3 della sera del 24 ottobre, il
direttore dell'osservatorio ha ricevuto diverse chiamate di
persone allarmate. "L'epicentro del terremoto - ha detto - è
stato infatti vicino alla città e quindi avvertito più
chiaramente. La gente era preoccupata perché sussultorio ma
questo è meno pericoloso di quello ondulatorio: gli edifici sono
fatti più per resistere alle sollecitazioni verticali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA