Il presidente della Provincia Arno
Kompatscher si è congratulato, alla Casa della cultura di
Ortisei, con la comunità scolastica ladina e, soprattutto, con
le persone che hanno permesso la realizzazione del sistema
paritetico.
"Il sistema scolastico paritetico ladino è una storia di
successo perché è stato portato avanti con molta sensibilità,
buon senso e tanto cuore", ha detto in apertura il presidente
Kompatscher. "Dagli inizi v'è stata la consapevolezza
dell'importanza di un sistema scolastico per la minoranza
ladina. Oltre alla famiglia, la scuola è il luogo centrale per
l'acquisizione della lingua", ha aggiunto Kompatscher.
L'assessore provinciale all'Istruzione e cultura ladina,
Daniel Alfreider, ha evidenziato le peculiarità del sistema
scolastico ladino. "Plurilinguismo, creatività e inclusione sono
i temi cardine dell'istruzione ladina. Siamo orgogliosi del
fatto che l'impianto paritetico e l'impegno dei docenti,
professionisti della scuola, forniscano ai giovani strumenti
importanti nel loro percorso verso l'età adulta", ha affermato
il vicepresidente della Provincia Alfreider. "Per il futuro
lavoreremo tutti insieme per garantire che la scuola ladina
mantenga i suoi valori e la sua tradizione".
Franz Vittur, primo intendente scolastico, ha ricordato in
video gli albori e le sfide del sistema scolastico ladino. E
Roland Verra, sovrintendente dal 1992 al 2018, ha presentato una
retrospettiva sullo sviluppo del sistema formativo ladino. Ha
spiegato come già nel 1945, alcuni amministratori locali e
sacerdoti della Val Badia avevano proposto un nuovo modello di
scuola, una scuola paritetica, con un insegnamento equilibrato
in italiano e tedesco e in lingua ladina. Solo nel 1948
riuscirono a convincere l'ispettore centrale dell'allora
Ministero della Pubblica istruzione, Giovanni Nencioni, della
portata innovativa del progetto.
"Giovanni Nencioni capì le ragioni della minoranza ladina.
Appoggiò il progetto di una scuola ladina a livello
ministeriale. E il ministro dell'Istruzione Guido Gonella
istituzionalizzò il tutto con un decreto nel 1948", ha ricordato
Vittur. Dal 1975, la scuola ladina ha avuto una propria
Direzione istruzione e formazione e, dal 1987, un proprio
istituto pedagogico. Nel 1998, è stato creato un dipartimento ad
hoc alla Libera Università di Bolzano e un corso all'interno
della Facoltà di Scienze della Formazione per formare gli
insegnanti di lingua ladina. Edith Ploner, direttrice del
Dipartimento Istruzione, Formazione e Cultura Ladina ha indicato
i cambiamenti sociali, ecologici e geopolitici e la crescente
propensione alla violenza come sfide odierne.
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