Il Consiglio dei cittadini per il
clima è stato istituito per garantire la partecipazione attiva
dei cittadini altoatesini all'attuazione del piano "Clima Alto
Adige 2040". L'incontro di avvio si è svolto alla fine di
gennaio al Centro di formazione Lichtenburg di Nalles e sabato
scorso l'organo si è riunito per la seconda volta al Noi
Techpark di Bolzano per proseguire e approfondire le tematiche
affidate ai gruppi di lavoro.
"L'obiettivo è discutere e integrare le misure elencate nel
piano 'Clima Alto Adige 2040' e sviluppare proposte concrete per
la loro attuazione", spiega la consulente Sabina Frei, che guida
e supporta un team di moderatori professionisti che lavora al
fianco dei rappresentanti del Consiglio dei cittadini.
I gruppi di lavoro affrontano cinque aree tematiche. Il
gruppo di lavoro sull'energia si è concentrato, ad esempio, su
come promuovere la consapevolezza della necessità di sostituire
i combustibili fossili non rinnovabili per il riscaldamento e su
come sviluppare misure socialmente eque, mentre il gruppo di
lavoro sull'edilizia abitativa si è occupato, tra l'altro, di
come utilizzare l'attuale patrimonio edilizio e di come
realizzare il miglior risanamento energetico, utilizzando fonti
di energia rinnovabili.
Il gruppo di lavoro "consumo e produzione" ha trattato i temi
dell'economia circolare, la prevenzione dei rifiuti ed i criteri
per gli appalti pubblici. Le possibilità di rafforzare il
trasporto pubblico locale e di espandere la mobilità ciclabile
sono stati oggetto di discussione all'interno del gruppo di
lavoro sulla mobilità. Il gruppo di lavoro sul cibo e il consumo
del suolo ha focalizzato l'attenzione su come il sistema
alimentare altoatesino possa diventare più rispettoso del clima
e autosufficiente.
La prossima riunione del Consiglio dei cittadini per il clima
si terrà a Bolzano alla fine di marzo. L'organo di
co-determinazione è composto da un gruppo rappresentativo di 50
cittadini selezionati dall'Istituto provinciale di statistica
tramite un campionamento casuale semplice. A questi si
aggiungono sei giovani - tre donne e tre uomini - selezionati in
collaborazione con la Consulta giovani.
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