"Le azioni legali
dell'assessore provinciale per l'agricoltura sudtirolese e di
alcuni coltivatori di mele contro attivisti ambientalisti e
l'editore di un libro che denunciano gli alti livelli di
pesticidi utilizzati nella regione" sono un esempio di "azione
legale abusiva che ha l'obiettivo di intimidire e far tacere chi
critica", denuncia Dunja Mijatovic, commissario per i diritti
umani del Consiglio d'Europa. Mijatovic inserisce il caso
dell'Alto Adige tra le cosiddette 'Slapps', azioni legali
strategiche contro la partecipazione pubblica, che in alcuni
paesi "certe persone ricche e potenti usano per censurare,
intimidire e in ultima analisi sopprimere le voci critiche".
Le Slapps "sono una grave e crescente minaccia per la libertà
d'espressione in molti Stati del Consiglio d'Europa, e più in
generale un pervertimento del sistema giudiziario e delle stato
di diritto", dice Mijatovic.
"Il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa fa
rientrare chiaramente le accuse contro di me, il consiglio
direttivo dell'Umweltinstitut, Alexander Schiebel e il suo
editore Jabob Radloff nei casi di attacco alla libertà
d'espressione", afferma Karl Bar, referente per le politiche
agricole e commerciali dell'Umweltinstitut Munchen. La causa per
diffamazione contro Karl Bar è legata a una campagna lanciata
nel 2017 dal Umweltinstitut, Pestizidtirol, per sensibilizzare
l'opinione pubblica sul largo impiego di pesticidi in Alto
Adige, mentre quella contro lo scrittore e cineasta Alexander
Schiebel, e il suo editore, fa riferimento a un passaggio del
libro 'Il miracolo di Malles' che denuncia l'uso di pesticidi
nella stessa provincia e il comportamento degli agricoltori.
Secondo Mijatovic occorrono tre azioni precise per combattere le
Slapps. Innanzitutto bisogna prevenire respingendole da subito
le azioni legali. Poi devono essere introdotte misure punitive
contro questi abusi, per esempio invertendo i costi dell'azione
legale. Infine bisogna minimizzare le conseguenze delle Slapps
offrendo supporto a chi le subisce.
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