TRENTO, 17 OTT 2024 - La Guardia di Finanza di Trento, a seguito di un'attività di polizia economico-finanziaria connessa anche al contrasto delle frodi nel settore agroalimentare, ha sequestrato 73 chilogrammi di materie prime utilizzate per la produzione alimentare, quali luppolo e licheni, alcune scadute ed altre prive di ogni elemento tale da dimostrare la tracciabilità, origine e data di lavorazione. Al trasgressore - precisa una nota della Finanza - è stato elevata una sanzione amministrativa fino ad 4.500,00 di euro per la mancata tracciabilità degli alimenti in contrasto alle disposizioni contenute nel Regolamento della Comunità Europea, che disciplina la specifica materia oltre alla segnalazione agli organismi provinciali competenti. Nello stesso contesto, si è dato avvio ad una verifica fiscale incentrata a controllare il ciclo d'affari, al termine della quale è stato riscontrato l'occultamento al Fisco di ricavi per oltre 300.000 euro e circa 190.000 euro di altre imposte evase, i quali sono stati segnalati al competente Ufficio dell'Agenzia delle Entrate per la successiva attività di accertamento.
I Finanzieri della Tenenza Fiera di Primiero, con il personale del Dipartimento dell'Ispettorato Centrale della Tutela, della Qualità e della Repressione Frodi Agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole di Susegana (Treviso), hanno eseguito un accesso presso un impianto di produzione agro alimentare del Primiero. Durante l'ispezione nei locali aziendali - precisa ancora la nota - sono stati trovati alcuni banchi frigo colmi di materie prime di origine vegetale scadute, ammuffite e prive di tracciabilità, che hanno portato al sequestro delle stesse ed alla segnalazione all'Autorità Sanitaria del mancato rispetto delle condizioni igienico sanitarie dello stabilimento di produzione alimentare.
L'attività delle Fiamme Gialle scaturisce da un costante monitoraggio economico finanziario del territorio di competenza, senza trascurare la tutela dell'igiene e salute pubblica, a tutela del tessuto sano delle imprese trentine.
PRECISAZIONE - ROMA, 18 OTT 2024 - In relazione alla notizia più in alto pubblicata, Fabio Simoni, titolare del birrificio Bionoć (presso il quale, ha reso noto, si è svolta l'attività della Guardia di Finanza) ha precisato che il sequestro è avvenuto "perché i luppoli e i licheni erano senza etichettatura e non perché erano scaduti o ammuffiti". Simoni ha prrecisato che tanto risulta dal verbale stesso di contestazione del presunto illecito.
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