Tra i vincitori del programma
"Starting Grant" del Consiglio europeo della ricerca (Erc) c'è
il progetto "Fleap - Fluid gap Electro-Active-Polymer machines",
che Giacomo Moretti porterà avanti nei prossimi cinque anni al
Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di
Trento. Con quello di Moretti - si legge in una nota - salgono a
nove i progetti finanziati dall'European Research Council
attualmente ospitati dall'Ateneo trentino.
Il progetto di Moretti punta a sviluppare la tecnologia dei
trasduttori a gap fluido (fluid gap transducers in inglese,
Fgt), dei sistemi che si basano su una combinazione di materiali
intelligenti e sfruttano l'elettrostatica per muoversi o
produrre energia. Possono essere descritti come una tasca di
materiale plastico flessibile al cui interno è contenuto un
fluido isolante (solitamente un olio). I fluid gap transducers
sono leggeri e privi di parti rigide e raggiungono prestazioni
notevoli in termini di rapporto tra potenza e peso. Di recente,
è stato dimostrato che possono funzionare efficacemente come
muscoli artificiali per robot soffici, robot natanti e piccoli
robot mobili.
Per raggiungere questo scopo, verranno studiati i fenomeni
fisici che avvengono nei fluid gap transducers, teorizzando
modelli ad hoc e testando nuove soluzioni.
L'obiettivo è studiare Fgt adatti a operare nei contesti più
difficili, ad esempio nelle atmosfere a bassa pressione per le
applicazioni spaziali, o in quelle ad alta pressione per le
applicazioni in ambiente marino e oceanico. Tra queste ultime,
la possibilità di ottenere convertitori in grado di estrarre
energia e produrre elettricità dalle onde marine.
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