Il questore della Provincia di
Bolzano Paolo Sartori ha disposto la sospensione della licenza e
la contestuale, immediata chiusura per 30 giorni del Bar "Centro
2" in Via Milano a Bolzano, considerato dagli inquirenti una
centrale dello spaccio di cocaina.
La chiusura è conseguente alla gravissima problematica che si
è venuta a creare recentemente, culminata nell'intervento
effettuato nel pomeriggio di ieri dalla Squadra mobile - sezione
narcotici - della Questura, nel corso del quale tale P. C. -
pluripregiudicato bolzanino di anni 64, gestore di fatto dello
stesso, socio accomandante e dipendente della società di
gestione del Bar, con regolare contratto di lavoro subordinato
in qualità di barista, in esecuzione di un Provvedimento di
affidamento in prova, alternativo alla detenzione in carcere,
emesso dal Tribunale di Bolzano nei suoi confronti per condanne
precedenti - in occasione del quale l'uomo è stato sorpreso
mentre, all'interno del Bar, cedeva una dose di cocaina ad un
tossicodipendente.
La perquisizione consentiva di rinvenire e sequestrare
ulteriori 19 involucri termosaldati contenenti cocaina, per il
peso di circa 19 grammi, confezionate e pronte per lo spaccio,
nascoste nel retro del bar all'interno di un sacchetto riposto
sopra una canaletta per cavi elettrici; è stata inoltre
sequestrata la somma di Euro 820 in contanti, ritenuta provento
dell'attività di spaccio.
La successiva perquisizione eseguita nell'appartamento di P.
C. ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriori
19 involucri termosaldati di cocaina, del peso di circa 20
grammi, 2 bilancini di precisione e la somma di 7.500 euro in
contanti, ritenuta provento dell'attività di spaccio.
"L'utilizzo di un pubblico esercizio che si trova nel centro
cittadino quale punto di riferimento per lo spaccio di droga è
di una gravità inaccettabile", ha tenuto a precisare il questore
Sartori.
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