Rimane agli arresti domiciliari
l'ex pastore evangelico di 83 anni accusato di aver molestato
sessualmente una bambina di 7 anni che ospitava in casa sua, a
Pergine Valsugana, in Trentino, insieme ai genitori. Sentito dal
giudice per l'interrogatorio di garanzia nella mattinata di
ieri, l'uomo ha scelto il silenzio. Lo riportano i quotidiani
locali.
La bambina e la sua famiglia, originari del Camerun, erano
arrivati in Trentino a fine 2022. Secondo quanto è stato
ricostruito dagli investigatori della squadra mobile della
questura di Trento, coordinati dalla Procura, i primi episodi di
violenza sarebbero avvenuti nell'estate del 2023. La piccola
avrebbe raccontato tutto ai genitori e a quel punto il padre
avrebbe coinvolto anche altre persone all'interno della comunità
evangelica. Uno di loro, un membro anziano, avrebbe deciso di
confrontarsi privatamente con l'83enne, che avrebbe ammesso le
sue colpe. Tra aprile e maggio di quest'anno, nonostante gli
fosse stato vietato di prendere in braccio la piccola e di farla
entrare nella sua stanza, in un incontro all'interno della
comunità l'uomo avrebbe ammesso di averla molestata nuovamente.
In quella circostanza tutta la conversazione è stata registrata
dal padre della vittima ed è ora agli atti dell'inchiesta.
Nel frattempo il religioso ha presentato le dimissioni
scritte dal suo ruolo di pastore, ma con la clausola che
sarebbero state temporanee. Mentre la bambina e la sua famiglia
sono stati accolti in un'altra sistemazione, l'ex pastore
evangelico si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di
Pergine.
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