Una carta di identità sulla razza
Rendena emerge dallo studio recentemente pubblicato sulla
prestigiosa rivista scientifica 'Genetics Selection Evolution'.
Il lavoro, condotto dalle Università di Piacenza, Padova e Pavia
in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele
all'Adige, si concentra sulla genetica e l'evoluzione della
razza bovina Rendena, una risorsa zootecnica di grande rilevanza
per il territorio trentino. Si tratta - sottolinea la Fem -
della prima analisi dettagliata della diversità molecolare di
questa razza. La vacca Rendena è conosciuta per la sua
longevità, fertilità, resistenza alle malattie e adattabilità ai
ripidi pascoli alpini. Nonostante queste qualità eccezionali,
essa è classificata come "vulnerabile all'estinzione", essendo
stati registrati nel 2022 solo 6057 esemplari.
Lo studio dal titolo 'Eredità genetica e firme adattative:
indagare la storia, la diversità e le firme di selezione nei
bovini Rendena resistenti alle epidemie di peste bovina del
XVIII secolo', è stato condotto in collaborazione con altri enti
di ricerca italiani esperti in zootecnia. L'analisi descritta
nello studio ha rivelato che questa razza condivide componenti
genetiche con altre razze alpine e della valle del Po e possiede
una prossimità genetica alla razza Original Braunvieh. Il dato
rifletterebbe gli sforzi storici di ripopolamento di questa
razza in Trentino, in particolare dopo la seconda guerra
mondiale.
Nel corso dello studio, che vede il coinvolgimento per Fem
del Centro Ricerca e Innovazione e del Centro Trasferimento
Tecnologico, in particolare di Heidi Hauffe, Erika Partel e
Matteo Komjanc, sono emerse evidenze delle differenze di
composizione e della frequenza con cui si rinvengono le varianti
di sequenza del Dna, indice del fatto che la selezione praticata
dai Rendeneri nel corso dei secoli ha lasciato un segno nel
genoma, che nel caso della Rendena è orientata alla produzione
di latte e carne, all'adattamento all'ambiente alpino e alla
risposta immunitaria, quest'ultima probabilmente indotta dalle
epidemie di peste bovina che hanno colpito le Alpi qualche
centinaio di anni fa. Lo studio suggerisce che, pur condividendo
un'origine comune con la razza Original Braunvieh, la razza
Rendena ha spiccati tratti distintivi che le permettono di
prosperare nell'ambiente alpino, accrescendone il valore per gli
allevatori locali.
Complessivamente, ad oggi si hanno poco più di 200
allevamenti in tutto il Nord Italia, distribuiti prevalentemente
in Trentino (32% dei capi, dato riferito ai controlli per il
latte 2021) ed in Veneto (oltre 60% dei capi), e con presenze
minime anche il Lombardia, Friuli, Emilia Romagna e Piemonte.
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