È stato presentato oggi presso il
Circolo Druso il volume illustrato "Alpini - Soldati di
Montagna", con la partecipazione del Comandante delle Truppe
Alpine - Generale di Corpo d'Armata Ignazio Gamba - e del
curatore dell'opera, Tenente Colonnello Mario Renna. L'incontro
- è stato moderato da Paolo Tagliente, del quotidiano l'Alto
Adige.
Il libro di grande formato è frutto della collaborazione tra
l'Esercito Italiano e Giunti editore e racconta la storia e
l'attualità delle Truppe Alpine, partendo dalla formazione delle
prime quindici compagnie nel 1872 per arrivare alle moderne
missioni per la stabilità e la sicurezza internazionale sotto
l'egida di Onu, Nato ed Unione Europea, nei Balcani, in Iraq,
Libano e sul fianco orientale dell'Alleanza Atlantica.
L'opera esplora a 360° il mondo delle penne nere ponendo
l'accento su più di un secolo e mezzo di campagne militari e
sullo stretto legame del Corpo e la montagna, testimoniato dai
grandi successi negli sport invernali degli Alpini del Centro
Sportivo Esercito come Marta Bassino o le spedizioni in alta
quota degli alpinisti militari, che negli anni hanno conquistato
l'Everest e altri "ottomila".
La narrazione proposta dal volume si avvale di centinaia di
immagini realizzate in larga parte da fotografi militari e del
contributo dello storico Gastone Breccia, che traccia le nuove
frontiere delle Truppe Alpine introducendo l'elemento di novità
dell'iniziativa editoriale: per la prima volta viene esplorato
in profondità il mondo degli Alpini moderni e tecnologici, i
quali continuano - in contesti nuovi - a perpetuare la vocazione
di addestrarsi a vivere, muovere, combattere e soccorrere in
montagna d'estate e in inverno, all'interno di reparti formati
da uomini e donne provenienti da ogni regione d'Italia.
Le pagine del libro raccontano anche la natura solidale degli
Alpini in armi e quelli in congedo dell'Associazione Nazionale
Alpini, sempre in prima linea sui fronti delle grandi emergenze:
una storia di impegno al fianco delle popolazioni colpite da
catastrofi naturali, con le penne nere per la prima volta in
campo nel 1908, dopo il terremoto di Messina e Reggio Calabria,
e poi sul Vajont, in Friuli, Irpinia, Italia Centrale, Emilia e
Romagna e pure ad Haiti, negli anni 2000, senza dimenticare il
ruolo di primo piano svolto durante l'emergenza Covid-19.
"Oggi le Truppe Alpine dell'Esercito rappresentano una
risorsa su cui investire per renderle ancora più rilevanti e
aderenti agli scenari attuali e futuri, attraverso un approccio
moderno e innovativo al combattimento in montagna designato con
il termine Mountain Warfare, i cui principi sono condivisi in
ambito internazionale e recepiti dalla Nato", così a margine
dell'evento il generale Ignazio Gamba che domani cederà il
comando delle delle Truppe Alpine dell'Esercito al generale
Michele Risi.
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