"Come doveroso, nel rispetto
dell'istituzione, ho atteso che l'Amministrazione Provinciale
informasse sulla nomina del Presidente del Muse. Nel frattempo
ho letto molte considerazioni sul mio nome. Nel corso della mia
Presidenza, avevo rassegnato due volte le dimissioni, rientrate
grazie all'intelligente sensibilità del Direttore, dottor
Michele Lanzinger, e all'aiuto dell'eccellente
professionalità amministrativa del dottor Massimo Eder. Sono
arrivato al termine del mandato e non avrei accolto un rinnovo
della Presidenza. Con questa decisione, negli ultimi mesi ho
accettato due prestigiosi incarichi: la delega alla cultura
nel Comune di Venezia e la nomina alla Triennale di Milano. A
titolo gratuito, mi sono impegnato per restituire al
Consiglio d'Amministrazione, nonostante indiscutibili
complessità, un ruolo determinante nella gestione del museo come
previsto dal suo regolamento. Insieme ai miei collaboratori ho
svolto un lavoro di grande interesse, portando, su
sollecitazione dello stesso Direttore, i linguaggi della
cultura umanistica a interagire con quelli delle scienze".
Così, con una lettera, il presidente Stefano Zecchi, annuncia
la conclusione del suo mandato.
"Il Palazzo delle Albere è diventato un laboratorio di
alto livello per questa fondamentale relazione. Le mostre "Il
viaggio meraviglioso (molto apprezzato al Festival del
documentario di Venezia), "Dentro il colore" (con l'architetto
De Lucchi è stato presente nelle più importanti riviste
internazionali), "Anima Mundi" (ripreso dalla televisione
franco-tedesca "Arté" e da quella belga) hanno aperto la
strada per una nuova, feconda ricerca culturale che vedo già
portata avanti nell'immediato futuro dal personale del
museo. Desidero ringraziare di cuore chi nel Muse mi ha voluto
bene e aiutato. Di loro avrò un bellissimo ricordo e molta
gratitudine".
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