"La sicurezza delle persone e dei
beni è e rimarrà per noi una priorità assoluta. Rispetto alla
delicata e difficile gestione dei grandi carnivori, la Provincia
di Trento sta seguendo scrupolosamente quanto prevede lo
specifico protocollo". È questa la precisazione dell'assessore
provinciale all'artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia
e pesca Roberto Failoni in relazione al recente caso di un asino
sbranato da un orso che ha creato particolare clamore data la
localizzazione, sopra Trento, nella circoscrizione di
Sopramonte.
È il tema del monitoraggio, ed in particolare la tecnica
dell'applicazione del radiocollare, spiega: "Gli esperti ci
dicono chiaramente che nessuno in Europa o altrove ha mai
nemmeno ipotizzato di radiocollare 'tutti gli orsi' di una
popolazione e nemmeno la maggior parte di essi, perchè,
semplicemente, non è possibile. Questa tecnica può invece
risultare utile se applicata in modo mirato, su esemplari target
specifici, sia per fini di ricerca scientifica che per la
gestione dei cosiddetti orsi problematici. Ed è su questo
secondo versante che la Provincia interviene ogniqualvolta è
opportuno - e questo ce lo dice il Pacobace (il Piano di azione
per la conservazione dell'orso nelle Alpi centro orientali) -
radiocollarando specifici esemplari".
A proposito di Pacobace, sono ancora gli esperti del
Servizio faunistico della Provincia a precisare che l'episodio
di Sopramonte potrebbe rientrare nella fattispecie n. 10 (su una
scala di problematicità crescente da 1 a 18). Siamo cioè in
presenza di un orso che "causa danni nelle immediate vicinanze
di abitazioni". Per questo sono stati attivati dal Servizio
foreste dei controlli specifici in zona per verificare se questo
rimane - come appare al momento - un episodio isolato o se
invece l'orso dovesse essere avvistato o fossero rinvenuti
elementi per definire il suo comportamento "seriale": una
fattispecie che aprirebbe la procedura di applicazione del
radiocollare (prima occorre, bene ricordarlo, catturarlo e
narcotizzarlo).
Il dispositivo, si ricorda, facilita il monitoraggio
intensivo nonché l'esecuzione delle eventuali azioni di
dissuasione con cani e munizioni in gomma ed infine, ove ciò non
dovesse bastare, l'abbattimento dell'orso.
"L'Amministrazione - conclude l'assessore Failoni - agisce
dunque seguendo tale preciso protocollo, non sottovalutando
alcun accadimento, ritenendo al contrario che il principio di
precauzione debba guidare le scelte gestionali, a maggior
ragione se e quando possono esserci potenziali minacce per la
sicurezza pubblica. Proseguirà dunque il nostro impegno anche
per informare amministratori e portatori di interesse oltre che
cittadini, proprio come faremo martedì 16 nell'incontro
programmato a Trento e immediatamente convocato dopo l'episodio
dell'altro giorno".
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