Agenti del Commissariato di
polizia di Merano ha notificato al "re delle evasioni" Max
Leitner , 65 anni, la misura di prevenzione della sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel
comune di Merano per la durata di 3 anni.
Leitner avrà ora l'obbligo di non uscire di casa prima delle
7 del mattino e di farvi rientro non oltre le 21, di fissare la
propria dimora e di renderla nota all'autorità di pubblica
sicurezza, di non frequentare pregiudicati, di non detenere
armi, di non partecipare a manifestazioni pubbliche, di portare
sempre con sé il documento che certifica la sottoposizione alla
Sorveglianza Speciale, di non avvicinarsi a locali, luoghi e
Pubblici Esercizi abitualmente frequentati da pregiudicati.
Su richiesta del questore della Provincia di Bolzano tale
misura è stata emessa dal Tribunale di Trento in considerazione
del fatto che il destinatario è stata ritenuta persona
"socialmente pericolosa per aver commesso, nel corso degli
ultimi decenni, una lunga e gravissima serie di reati - iniziata
a partire sin dal 1978 con reati efferati quali rapine commesse
in Italia ed in Austria, conflitti a fuoco ed altri fatti
delittuosi contro il patrimonio e contro la persona - che
rendono evidenti l'attualità della prognosi di pericolosità
sociale ed
il concreto rischio di reiterazione delle condotte illecite ed
antisociali". Per tutte queste considerazioni, Max Leitner
rappresenta un "concreto pericolo ed una minaccia per la
sicurezza pubblica".
Anche recentemente, prosegue la nota, l'uomo si è reso
responsabile "di ripetute intimidazioni nei confronti di
operatori sanitari meranesi, i quali si sono rivolti alle
autorità provinciali di pubblica sicurezza - Commissario del
Governo e Questore - per far cessare le condotte".
"La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza rappresenta
una misura di prevenzione personale particolarmente afflittiva,
che solitamente viene disposta nei confronti di pregiudicati di
rilevante spessore criminale - ha precisato il Questore Paolo
Sartori -. Anche in questo caso, essa è stata ritenuta
necessaria in considerazione non solo dei pregressi
delinquenziali del destinatario, ma anche del persistente
atteggiamento antisociale dallo stesso mantenuto, mai cessato
nel corso del tempo, ma che, anzi, in epoca recente, si è
manifestato con comportamenti minacciosi nei confronti di
Operatori sanitari intervenuti per prestargli assistenza".
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